Che cos’è “I delitti del BarLume”
La seconda stagione della serie tratta dai gialli di Marco Malvaldi va in onda da stasera su Sky Cinema
I delitti del BarLume è una serie televisiva di genere “giallo” ispirata ai libri dello scrittore Marco Malvaldi: i due episodi che compongono la seconda stagione andranno in onda su Sky Cinema 1 l’11 e il 18 maggio alle 21.10. Le vicende del BarLume sono ambientate a Pineta, un’immaginaria città costiera della Toscana (le riprese sono state effettuate sull’isola d’Elba). Il protagonista della serie sarà nuovamente il barista e investigatore dilettante Massimo Viviani, interpretato dall’attore Filippo Timi. La prima stagione dei Delitti del BarLume è andata in onda nel 2013 sempre su Sky Cinema: ha ottenuto un buon successo di pubblico ed è stata paragonata da molti alla popolare serie televisiva del Commissario Montalbano (anche la casa di produzione delle due serie è la stessa, la Palomar); ma anche a Don Matteo, per il suo tono leggero “da fiction”.
I due nuovi episodi durano un’ora e un quarto ciascuno e sono intitolati “La tombola dei troiai” e “La briscola in cinque”: sono tratti rispettivamente da un racconto pubblicato da Malvaldi nel 2013 e dal primo omonimo libro della saga del BarLume, di cui finora sono stati pubblicati cinque libri fra il 2007 e il 2014 dalla casa editrice Sellerio. Il regista dei due nuovi episodi è l’italiano Roan Johnson, che finora ha diretto fra gli altri i film 4-4-2 – Il gioco più bello del mondo e Fino a qui tutto bene.
Cosa sono le storie del BarLume
Le storie raccontate nei cinque romanzi della serie girano attorno al Bar Lume, il cui proprietario è l’ex matematico Massimo Viviani. Nel corso dei libri Viviani viene coinvolto in diversi “casi” che accadono a Pineta, collaborando a suo modo alle indagini. Nel libro e nella serie ha una parte rilevante anche il gruppo di anziani che frequenta il bar di Viviani, che funzionano da intermezzo comico alleggerendo il tono della narrazione. Malvaldi è stato molto apprezzato per aver saputo inserire negli schemi della letteratura “gialla” il racconto dei piccoli paesi della Toscana.
Malvaldi è nato a Pisa, dove vive tuttora, e in passato ha detto che gran parte dei personaggi presenti nei libri del BarLume sono stati ispirati a suoi conoscenti. La cosa notevole è che nel 2013, poco dopo l’uscita di un suo nuovo romanzo che non fa parte della serie del BarLume, Malvaldi aveva raccontato sulla Stampa di essersi stufato dei personaggi e delle vicende del BarLume perché gli davano «l’impressione di non inventarmi praticamente niente».
Nonno Ampelio, il vecchietto che insieme agli altri tre compagni di semolini tormenta le giornate di Massimo il barrista, è ad esempio un fedele ritratto del mio vero nonno, Varisello. Mio nonno, insieme ad altre caratteristiche come la passione per il ciclismo, la professione di ferroviere e il nome improbabile, aveva in comune con Ampelio il fatto di essere sempre, costantemente e serenamente sincero. In altri termini: quello che pensava, lo diceva, che glielo chiedessero o meno. […]
Insomma, per farla breve, mio nonno era un terrificante rompicoglioni; una persona straordinariamente vera, vitale e coerente, che era un piacere vedere e sentire in azione per una mezz’oretta, specialmente se se la prendeva con qualcun altro. Però viverci insieme, ve lo assicuro, era tutto un altro paio di maniche. Allo stesso modo, nello scrivere i romanzi del BarLume io, attingendo ai ricordi di famiglia e alle centinaia di occasioni in cui ho visto mio nonno e le persone che mi giravano intorno dare il meglio, passo parecchio tempo immerso in una marmellata di aneddoti, ricordi e altri aspetti della mia vita da bambino e da adolescente: dopo un po’, non se ne può più.
Di recente, però, Malvaldi ha accettato di tornare a scrivere nuove storie del BarLume, spiegando così la sua scelta all’ANSA: «avevo promesso che non sarei più tornato su queste storie, ma dire che ho ricominciato a scriverle obtorto collo sarebbe ingiusto: mi diverto come un matto, e se dovessi scrivere il famigerato ‘romanzo di troppo’ spero di essere abbastanza furbo da non pubblicarlo».
Chi è Malvaldi
Marco Malvaldi ha 41 anni ed è uno dei più apprezzati giallisti italiani. La stragrande maggioranza dei suoi romanzi e racconti sono stati pubblicati dalla casa editrice siciliana Sellerio. Malvaldi ha studiato alla Scuola Normale Superiore di Pisa ed è stato ricercatore del dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa. Il suo primo romanzo è stato pubblicato nel 2007: si chiama “La briscola in cinque” ed è anche il primo libro della serie del BarLume. Questo mese è uscito per Rizzoli Le regole del gioco, una sua raccolta di saggi in cui racconta la base scientifica dietro a particolari situazioni di gioco in vari sport. Il Post ne ha pubblicato un estratto, in cui Malvaldi descrive il modo migliore per tirare una serie di rigori nel calcio.