Barbara Spinelli lascia la lista Tsipras
Ha detto che il progetto politico del gruppo da lei fondato «non è all'altezza» di quello iniziale
La parlamentare europea Barbara Spinelli, che ha 68 anni ed è una nota giornalista e scrittrice italiana, ha detto che lascerà il gruppo “L’Altra Europa con Tsipras”, una lista di sinistra che aveva fondato e con cui era stata eletta alle elezioni europee del 2014. Spinelli ha detto che l’attuale progetto politico di “L’Altra Europa” – che sosteneva esplicitamente la candidatura a presidente della Commissione Europea del segretario del partito greco SYRIZA Alexis Tsipras – «non sia all’altezza» di quello iniziale. Spinelli ha detto che non si unirà ad un altro partito ma che resterà da parlamentare indipendente nel gruppo di cui fa parte “L’Altra Europa”, Sinistra Unitaria Europea.
La candidatura di Spinelli, che in precedenza non aveva mai ricoperto cariche politiche, era già stata molto discussa: mesi prima delle elezioni Spinelli aveva detto che la sua era una candidatura “civetta” per dare alla lista una maggiore visibilità, e che in caso di elezione avrebbe rinunciato al seggio. Dopo l’elezione però Spinelli annunciò di aver cambiato idea e da maggio del 2014 lavora attivamente come parlamentare europea.
Con l’ennesima sterzata politica Barbara Spinelli ha deciso di lasciare L’Altra Europa con Tsipras. La fondatrice della lista che alle ultime elezioni europee è riuscita a superare, contro tutti i pronostici, lo sbarramento del 4% portando al Parlamento europeo 3 rappresentanti (lei, Eleonora Forenza e Curzio Maltese), ora ha “deciso di prendere le distanze”, da questa esperienza ma mantenendo comunque il suo seggio a Strasburgo come indipendente nel gruppo Sinistra Unitaria Europea Ngl.
“L’Altra Europa nacque come progetto di superamento dei piccoli partiti di sinistra; come conquista di un elettorato deluso sia dal Pd e dal M5S sia dal voto stesso (astensionisti) – dunque un elettorato non esclusivamente di sinistra – e come elaborazione di nuove idee su un’Unione ecologicamente vigile, solidale, capace di metter fine alle politiche di austerità e ai nazionalismi xenofobi che esse hanno scatenato”, dichiara in una nota Spinelli, che motiva la sua decisione affermando di ritenere ora che la formazione politica “non sia all’altezza di quel progetto” iniziale. Un dissenso già espresso insieme “a molti ex garanti e militanti della Lista, in una lettera aperta di dissenso indirizzata il 18 aprile a chi la dirige”.
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foto: Fabio Cimaglia / LaPresse