“Breathe”, il padiglione dell’Austria a Expo
È quello più "fresco" dell'Esposizione: un piccolo bosco che produce ossigeno sufficiente per 1800 persone all'ora
Il padiglione dell’Austria a Expo 2015 si trova piuttosto in fondo alla strada principale del Decumano, tra i padiglioni della Slovenia e del Cile, ma vale la pena fare la strada fino a lì per entrare. Poiché c’è un numero massimo di visitatori per volta ci sarà probabilmente da fare un po’ di coda, ma già dall’esterno ci sono vaporizzatori che nebulizzano acqua fresca sparsi lungo la fila, che preparano le persone a quello che sperimenteranno una volta entrati.
Il padiglione è una riproduzione fedele del microclima e dell’ambientazione di un bosco austriaco: i visitatori procedono lungo un sentiero tra piante e scritte a LED che spiegano i principi alla base dell’idea. Appena entrati si nota la scritta “Breathe” – “Respira” in inglese, è il nome del padiglione – che, mano a mano che si avanza e che quindi si riducono le lettere dentro al campo visivo, si trasforma nella parola “Eat” (“Mangia”): un espediente semplice ma d’effetto. Continuando sul sentiero si trovano altre scritte, come “Nature Reloaded” (“La natura si ricarica”) e “We Grow Air” (“Noi produciamo aria”) e sui muri circostanti viene spiegato, tramite disegni, il funzionamento del padiglione.
Non c’è climatizzazione dentro a questo spazio, che sembra far parte di un luogo diverso da quello caotico che coinvolge il resto dell’Expo: il clima fresco che i visitatori percepiscono – ci sono circa 5 gradi in meno rispetto all’esterno – è causato dal naturale effetto rinfrescante delle piante, che producono 62,5 chilogrammi di ossigeno all’ora, sufficienti teoricamente per 1800 persone. Lungo il percorso i visitatori possono fermarsi a comprare snack dolci e salati al bar del padiglione, che serve tutto su piatti riciclabili e distribuisce gratuitamente acqua potabile purissima.
Oltre a produrre ossigeno e a rinfrescare l’ambiente, le piante assorbono anche l’anidride carbonica presente nell’aria: l’idea del padiglione austriaco infatti è quella di proporre un modello per migliorare la qualità della vita nelle città del futuro, sostenendo una politica di rimboschimento urbano. Molti dei padiglioni degli altri paesi hanno puntato sulle tecnologie e sui contenuti multimediali per comunicare con i visitatori, mentre l’Austria ha deciso di differenziarsi, come ha spiegato al sito di Expo Josef Pröll, Commissario Generale dell’Austria: «Diversamente dagli altri Paesi partecipanti, la presenza di tecnologia multimediale destinata alla divulgazione scientifica e informativa, nel Padiglione austriaco è stata consapevolmente ridotta al minimo. Alla base di questa scelta è il fatto che si desidera che il visitatore si senta coinvolto nell’ambiente e possa vivere un’esperienza sensoriale su tutti i livelli».