Il padiglione della Cina a Expo
È uno dei più visitati – ma non si fa troppa coda – ha un tetto molto strano e un'installazione LED colorata all'interno
Il padiglione cinese di Expo 2015 si trova sulla via principale del Decumano all’incirca a metà percorso, vicino a quello della Colombia e di fronte al Cluster del caffè e si chiama “Terra di speranza, cibo per la vita”. È formato da una struttura complessa in bambù e acciaio che richiama il profilo della città di Pechino e al tempo stesso quello delle montagne. La prima cosa che i visitatori notano arrivando dal Decumano è una macchia gialla, composta da un grande campo di fiori che circonda l’ingresso del padiglione e che richiama il colore dei campi di frumento maturi. Rispetto a strutture di altre nazioni qui la fila per quanto lunga è abbastanza scorrevole: all’interno non ci sono zone con un numero limitato di persone per l’accesso.
Il padiglione a Expo occupa una superficie di 4.590 metri quadri ed è suddiviso in quattro aree tematiche: il cielo, con le ventiquattro fasi del calendario lunare; l’uomo, rappresentato da oggetti legati all’agricoltura, alla cultura e al cibo, come libri contenenti antiche tecniche di coltivazione; la terra, richiamata sui maxischermi presenti nel padiglione che proiettano immagini di panorami cinesi; e l’armonia necessaria per sviluppare un futuro sostenibile. Lo scopo del padiglione cinese è quello di trasmettere ai visitatori il concetto che l’uomo è parte integrante della natura e presentare i progressi nel campo dell’agricoltura.
Nonostante la complessità della struttura montata a Expo – il tetto ha una serie di curve ed è formato da più di mille pannelli di bambù e da una membrana plastica che filtra la luce in modo molto particolare – all’interno non ci sono colonne a sostenerla, grazie all”utilizzo di cavi rinforzati e di parti in acciaio. La forma del tetto non è uguale da dovunque la si guardi: il davanti è curvo e richiama il profilo delle montagne, mentre osservando la struttura dalla parte posteriore si può vedere che il tetto prende forme più geometriche.
Le attrazioni principali del padiglione cinese di Expo sono tre, quelle più d’impatto per i visitatori: la sala con l’installazione LED, la terrazza panoramica al primo piano e il piccolo cinema teatro. L’installazione di LED colorati, contenuti in tubi disposti simmetricamente sul pavimento, è contenuta nella sala più grande del padiglione: qui si può osservare la complessità della struttura del tetto da sotto, oltre a guardare i giochi di colori che i LED creano, salendo dalla rampa che porta al primo piano. Qui si trova la terrazza panoramica, da dove si può vedere una parte del sito di Expo dall’alto. Nel cinema-teatro invece si può assistere, in alcuni orari, alla proiezione di un video su una tipica famiglia cinese, corredato da una danza tipica con musica e tamburi.
Quando si raggiunge l’uscita si viene investiti dal classico odore di cibo cinese, poiché il ristorante tipico si trova in fondo al padiglione, con molti tavolini all’aperto e le sorridenti cameriere. Ci sono sia piatti economici che alcuni più cari (come il pollo a 29 euro), sono molto buone le polpette di maiale stufate, ma se volete stare sul classico un piatto di involtini primavera costa soltanto 2 euro.