Come si fa a ribellarsi rimanendo popolo?
Lo chiede Michele Serra a Pippo Civati, a nome degli "italiani di mezzo"
Nella sua rubrica quotidiana su Repubblica, Michele Serra si rivolge giovedì a Pippo Civati – che mercoledì ha annunciato la sua uscita dal Partito Democratico – chiedendogli di convincere “quelli come me”, ribelli nell’animo ma rassegnati nei fatti.
Caro Pippo Civati, è da una vita che preferisco quelli come te, gli irrequieti, i curiosi, i movimentisti, li sento più affini, più liberi, perfino più convincenti, ma alla fine butto il mio voto, per sicurezza, nel calderone più grande a disposizione, quello del partitone di massa. Per fare numero, per cercare di vincere (ogni tanto) oppure di perdere un po’ meno (quasi sempre). Non mi pongo come esempio, magari sono speculare a Montanelli quando, da destra, invitava a votare Dc turandosi il naso (certi giorni bisognerebbe averne due, di nasi da turare, per votare Pd), forse sono uno che ha imparato ad accettare e perfino a rispettare la mediocrità della democrazia.
(continua a leggere sulla rassegna stampa del blog Triskel182)