Le proteste in Macedonia
Le foto degli scontri tra manifestanti e polizia fuori dall’edificio del governo di Skopje: contestano il primo ministro, coinvolto in uno scandalo poco chiaro
Martedì 5 maggio circa 2.000 manifestanti si sono scontrati con la polizia fuori dall’edificio del governo di Skopje, la capitale della Macedonia. Chiedevano le dimissioni del primo ministro, Nikola Gruevski, coinvolto in un recente scandalo causato dalla pubblicazione di alcune intercettazioni. I manifestanti hanno bruciato cassonetti e lanciato pietre contro gli agenti: secondo i dati del ministero degli Interni dieci poliziotti sono rimasti feriti prima di riuscire a disperdere la folla, dopo due ore, con cannoni ad acqua e gas lacrimogeni.
Nikola Gruevski, conservatore, è al potere da nove anni e è stato coinvolto di recente in un conflitto con il leader socialdemocratico dell’opposizione Zoran Zaev. Zaev ha diffuso una serie di intercettazioni in cui si sentirebbero Gruevski e altri importanti funzionari discutere per favorire e trovare un posto di lavoro ad alcuni rappresentanti del partito al governo (VMRO-DPMNE) nell’amministrazione pubblica. In un’altra conversazione diffusa da Zaev, Gruevski e il suo ministro degli Interni avrebbero tentato di coprire la morte di un ragazzo di 22 anni, picchiato da un agente di polizia durante i festeggiamenti post elettorali del 2011 (l’agente è stato poi condannato a 14 anni di carcere per omicidio). Il primo ministro ha sempre negato le accuse dicendo che si tratta di un complotto straniero contro il suo governo allo scopo di sfruttare un tragico evento per ottenere un guadagno politico.