Le foto di Sebastião Salgado a Expo
Sono esposte dentro e di fianco al Cluster del Caffè e raccontano il viaggio "Dalla terra alla tazzina"
Intorno e dentro al “Cluster del caffè” – uno spazio comune a più paesi, curato dall’azienda Illy, che ha il compito di raccontare il prodotto, l’arte e la cultura legate al caffè e l’innovazione futura nel settore – i visitatori di Expo 2015 possono osservare una serie di ingrandimenti di fotografie in bianco e nero, scattate apposta per l’Esposizione dal grande fotografo brasiliano Sebastião Salgado.
Salgado ha viaggiato dal 2002 al 2014 in dieci paesi per raccogliere le fotografie esposte, che raccontano – come dice il titolo della mostra – il processo che avviene “Dalla terra alla tazzina”: le foto arrivano dalle piantagioni in Brasile, India, Indonesia, Etiopia, Guatemala, Colombia, Cina, Costa Rica, El Salvador e Tanzania, e mostrano le piantagioni di caffè, ma anche i volti delle persone che si occupano della raccolta e della lavorazione. Una selezione delle stesse fotografie sarà in mostra anche a Venezia, dal 6 maggio al 27 settembre 2015, in Piazza San Marco. Il libro “Profumo di Sogno” contiene l’intero lavoro di Salgado.
Sebastião Salgado è uno dei più conosciuti fotografi al mondo, interessato principalmente ai reportage umanitari e sociali. È nato in Brasile nel 1944; dopo aver studiato economia a San Paolo, si è trasferito a Parigi per un master e poi a Londra per lavorare come economista. Ha viaggiato in Africa per conto della World Bank e ha iniziato a scattare le sue prime fotografie: nel 1972 ha lasciato il lavoro ed è tornato a Parigi con la moglie per fare il fotografo.
Dopo qualche anno da freelance, nel 1979 ha cominciato a lavorare per l’agenzia fotografica Magnum Photos, una delle più importanti del mondo: nei 15 anni successivi ha lavorato a molti reportage in tutto il mondo, come Migrations, un progetto sulle persone che abbandonano la campagna per trasferirsi in città e che comprende fotografie scattate in 43 paesi. Nel 1994 Salgado ha lasciato la Magnum e ha fondato insieme a sua moglie Lélia Wanick Salgado la Amazonas Images, un’agenzia fotografica che rappresenta solo Salgado. Uno dei suoi lavori più importanti è “Genesi“, un progetto che ha impegnato il fotografo dal 2004 al 2011: raccoglie fotografie che raccontano la diversità e la bellezza del pianeta Terra.