Che fine ha fatto al Baghdadi?
Il Guardian dice che è stato ferito alla spina dorsale e che rischia di rimanere paralizzato: un insegnante di fisica ha preso il suo posto alla guida del gruppo
Secondo il quotidiano britannico Guardian, il leader dell’ISIS (o Stato Islamico), Abu Bakr al Baghdadi, non è più in grado di esercitare il comando del gruppo a causa di alcune ferite alla spina dorsale riportate in un bombardamento americano. Attualmente, scrive il Guardian, al Baghdadi si trova in un nascondiglio nei pressi di Mosul, la più importante città controllata dall’ISIS in Iraq, ed è curato da un radiologo e un chirurgo legati al gruppo. Alcune settimane fa alcune persone avevano rivelato al Guardian che al Baghdadi era stato ferito lo scorso 18 marzo. Negli ultimi giorni sono emerse nuove conferme sul suo stato di salute: al Baghdadi rischia di rimanere paralizzato. La notizia non è stata confermata dall’ISIS tramite i siti usati solitamente dal gruppo: in passato, comunque, il Guardian si è rivelato piuttosto affidabile su notizie attribuite a fonti interne dell’ISIS.
In un primo momento si era diffusa anche la notizia della morte di al Baghdadi. Il dipartimento della Difesa statunitense aveva però negato che il capo dell’ISIS fosse stato ucciso, anche se aveva confermato di aver compiuto un attacco aereo il 18 marzo sulla città di Baaj, circa 120 chilometri a ovest di Mosul, in Iraq. Il governo americano aveva detto di non avere informazioni sul fatto che al Baghdadi si trovasse sul posto nel corso dell’attacco. Non è stata la prima volta in cui si è parlato della morte di al Baghdadi, il Califfo dello Stato Islamico: era già accaduto a settembre, novembre e dicembre, ma la notizia era sempre stata smentita.
Secondo il Guardian e diverse altre fonti, attualmente il posto di al Baghdadi è stato preso da Abu Alaa al Afri, uno dei principali leader dell’ISIS e già in passato indicato come possibile successore alla guida del gruppo. Secondo Hisham al Hashimi, consigliere per la sicurezza del governo iracheno intervistato dal settimanale Newsweek, al Afri è «più importante, più astuto e con relazioni migliori» dello stesso al Baghdadi. Al Afri era un insegnante di fisica della città di Tal Afar, nella provincia di Niniveh, in Iraq, ed è un noto studioso di religione che ha pubblicato diversi trattati e studi sulla sharia, la legge islamica.
Secondo al Hashimi e secondo le fonti consultate dal Guardian, era da diversi mesi che al Baghdadi aveva limitato il suo controllo operativo sulle operazioni del gruppo, lasciando sempre più spazio ad al Afri. Il passaggio di consegne sarebbe in parte dovuto alla volontà di limitare l’esposizione ai pericoli per al Baghdadi e in parte per via delle sconfitte subite dal gruppo negli ultimi mesi: a Kobane, nel nord della Siria, e a Tikrit, nella parte centrale dell’Iraq.