Cosa chiediamo a Google

O almeno, cosa Google ritiene che vogliamo sapere da Google: da come si toglie il malocchio a quanto costa rifarsi il naso a quanti anni ha Maria De Filippi

La funzione di “autocompletamento” di Google – quella che ci propone dei suggerimenti non appena cominciamo a digitare i termini di una ricerca – è diventata un elemento familiare della vita quotidiana online, e insieme un repertorio letterario di curiosità, informazioni e indagini sociali. Gli algoritmi che la determinano prendono in considerazione le ricerche più frequenti e comuni, e quindi a loro volta le influenzano, coi suggerimenti: e se siamo “loggati” come utenti di Google, le personalizza.
Studiando i suggerimenti si scoprono spesso cose interessanti – da prendere con cautela – sia su noi utenti che su Google.

In questa occasione abbiamo voluto fare degli esperimenti inserendo le parole iniziali di richieste e domande generiche, piuttosto che temi, nomi, termini, da ricercare: per capire quali domande Google ci dice che facciamo più spesso a Google. Cosa vogliamo sapere. Su cosa siamo curiosi e su cosa chiediamo aiuto.
Dei risultati, sono spesso interessanti le singole risposte e spesso la loro varietà.