La tipografia della metropolitana di Berlino
Un bel progetto fotografico mostra la varietà di identità grafiche delle stazioni berlinesi: sono tante, ma quasi sempre molto belle
Nel 2011 la fotografa australiana Kate Seabrook ha deciso di andare a Berlino, in Germania, per fotografare le stazioni della metropolitana della città. La metropolitana di Berlino si estende per 146,3 chilometri su 10 linee, con un totale di 173 stazioni: è una delle linee metropolitane che hanno più lunghi tratti in superficie o sopraelevati, non solo in periferia ma anche in aree centrali. È una specie di simbolo per la città ed uno dei luoghi che rappresentano la sua identità. Seabrook ha realizzato per il progetto Endbahnhof (che si può seguire anche su Twitter) centinaia di fotografie che documentano l’intero sistema metropolitano di Berlino, ritraendo semplicemente le scritte con il nome di ogni singola stazione: all’inizio del 2012, prendendo per la prima volta la linea U7 in direzione Spandau, notò la “bizzarra pop art” che caratterizzava i cartelli di quella linea. Da quel momento la varietà degli stili nell’architettura e nella grafica della stazioni cominciò “a rivelarsi ai suoi occhi da sola”.
Come succede per le più importanti metropolitane del mondo, il sistema di trasporto pubblico di Berlino ha un carattere tipografico standard: si chiama Transit, è in uso dal 1991, ma la sua applicazione non è omogenea e diverse identità grafiche si alternano anche tra le varie stazioni della stessa linea (non pensate al disordine di identità grafica di Milano, dove ogni nuovo cartello è indipendente dal contesto). Inoltre i lavori di costruzione della metropolitana di Berlino iniziarono nel 1896 e solo di recente sono stati digitalizzati i font di alcune linee costruite durante la Prima guerra mondiale: ogni font racconta quindi un pezzo di storia della città. Per le foto di Endbahnhof, Seabrook ha voluto mantenere uno stile pulito e minimale, scegliendo di escludere le persone dalla scena per concentrarsi sul racconto visuale del suo viaggio: ciò che rende speciale il suo progetto è il fatto che ogni foto sia stata scattata in un unico viaggio, scendendo ad ogni stazione per fotografare il cartello in attesa del treno successivo.
Seabrook ha realizzato due progetti simili su Praga e Budapest, ma considera questi lavori “in progress”: le infrastrutture della città subiscono dei grandi mutamenti, ed è molto probabile che tra cinque anni quest’archivio grafico metropolitano debba essere arricchito e completato. Gli altri lavori di Kate Seabrook si possono vedere sul suo sito e sulla sua pagina Facebook.