L’Oklahoma eseguirà le condanne a morte con l’azoto
Sarà la prima alternativa all'iniezione letale, il cui controverso utilizzo sarà esaminato questo mese dalla Corte Suprema
di Mark Berman – Washington Post
Venerdì 17 aprile lo stato americano dell’Oklahoma ha adottato un nuovo metodo per eseguire le condanne a morte: nel caso una iniezione di sostanze letale non sia disponibile – da anni negli Stati Uniti ci sono problemi di reperibilità delle sostanze in questione – l’esecuzione verrà compiuta facendo inalare al condannato dell’azoto. La governatrice repubblicana Mary Fallin ha approvato la legge due settimane prima che la Corte Suprema esamini un caso che contesta il modo in cui sono state eseguite le condanne in Oklahoma negli ultimi anni. I sostenitori della legge hanno spiegato che l’azoto offrirà una valida alternativa allo stato nel caso in cui il sistema dell’iniezione venga considerato inutilizzabile dalla Corte Suprema.
Grazie all’approvazione della legge che prevede l’uso dell’azoto, l’Oklahoma è diventato il terzo stato nel corso del 2015 ad aver cambiato i propri metodi per compiere le esecuzioni: è stato però il primo stato che ha aggiunto un metodo “nuovo”. Per quanto riguarda gli altri, lo Utah ha reso il plotone di esecuzione la prima alternativa, mentre il Tennessee ha fatto la stessa cosa con la sedia elettrica (entrambi i metodi erano già disponibili per alcuni detenuti, sulla base delle loro condanne).
In Oklahoma una legge statale stabiliva in precedenza che nel caso l’iniezione letale non fosse disponibile o fosse dichiarata incostituzionale, il principale metodo alternativo consisteva nell’utilizzo della sedia elettrica. Il plotone di esecuzione rimaneva la terza opzione. La nuova legge rende l’azoto la prima opzione dopo l’iniezione, e rende la sedia elettrica e il plotone rispettivamente la terza e quarta opzione.
Uno dei politici dell’Oklahoma che hanno appoggiato la legge ha detto che il nuovo metodo prevede che il condannato inali dell’azoto puro, cioè non diluito con dell’ossigeno: a suo dire questo sistema provoca lo svenimento entro dieci secondi e la morte nel giro di alcuni minuti. Nonostante la legge contenga poche indicazioni riguardo il metodo esatto con il quale compiere l’esecuzione, un’analisi economica presentata assieme alla legge ha spiegato che il nuovo metodo prevederà solamente l’utilizzo di una maschera e di un contenitore di azoto. In tutto, ciascuna esecuzione dovrebbe costare attorno ai 500 dollari.
Non è chiaro se l’inalazione di azoto sia stata utilizzata in precedenza in una esecuzione capitale, ma sembra che quello dell’Oklahoma sia il primo caso (l’Oklahoma fu anche il primo stato ad adottare l’iniezione letale come metodo di esecuzione, nel 1977). L’iniezione letale resta comunque il principale metodo per eseguire condanne capitali in ciascuno stato degli Stati Uniti. Alcuni stati prevedono l’utilizzo di altri metodi come ad esempio l’uso di una camera a gas e di un plotone di esecuzione, ma l’alternativa più diffusa è quella della sedia elettrica. In Virginia, ad esempio, i condannati possono decidere se morire tramite iniezione letale oppure sedia elettrica (l’ultimo detenuto che ha scelto la sedia elettrica è stato condannato nel 2013).
Diversi stati americani stanno cercando delle alternative alle iniezioni letali: una delle sostanze più utilizzate nelle iniezioni letali, il Pentobarbital, sta diventando molto difficile da reperire. Si tratta di un barbiturico che si usa soprattutto per le eutanasie animali, ma anche per quelle umane (per esempio nei Paesi Bassi). Per anni il Pentobarbital è stato usato come componente principale per le iniezioni letali in diversi stati americani. Quando però la notizia dell’utilizzo della sostanza si è diffusa in Danimarca, dove ha sede il produttore, una campagna stampa ha spinto la società a bloccare tutte le vendite. Trovare sul mercato un fornitore alternativo della sostanza sembra essere complicato a causa del boicottaggio delle case farmaceutiche, e gli stati che eseguono condanne a morte hanno cominciato passare a nuove misture che non si sono però rivelate affidabili.
– (I numeri delle esecuzioni capitali negli Stati Uniti)
Proprio a causa della scarsa reperibilità delle sostanze usate di solito per l’iniezione, l’Oklahoma ha cambiato di recente la composizione delle sostanze utilizzate per l’iniezione. Nella prima occasione in cui è stato utilizzato il nuovo composto, il detenuto Clayton Lockett è morto solamente dopo tre quarti d’ora di agonia, durante le quali si è contorto e ha respirato a fatica. Successivamente all’esecuzione di Lockett, lo stato dell’Oklahoma ha aperto un’inchiesta per capire cosa fosse andato storto: l’inchiesta ha stabilito che lo staff che si è occupato di eseguire la condanna ha sbagliato a inserire l’ago e che non aveva idea di cosa fare quando sono emersi i primi problemi.
L’Oklahoma ha cambiato di nuovo la composizione dell’iniezione letale, aumentando la dose di midazolam (una sostanza usata in ambito anestetico), e ha utilizzato il nuovo metodo per la prima volta nel gennaio del 2015. La Corte Suprema ha comunque deciso di accettare di esaminare la legittimità del nuovo metodo dietro la richiesta di un condannato a morte. Una decisione sul caso è prevista per giugno: fino alla sentenza le condanne previste in Florida, Alabama e Oklahoma sono state sospese.
foto: Mike Simons/Getty Images
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