Le novità sull’attentato di Milano
Domani i magistrati interrogheranno di nuovo Claudio Giardiello, mercoledì ci saranno i funerali di stato per le tre persone uccise
Mercoledì 15 aprile a Milano si terranno i funerali di stato di Fernando Ciampi, Lorenzo Alberto Claris Appiani e Giorgio Erba, le tre persone uccise dall’imprenditore Claudio Giardiello lo scorso giovedì nel Palazzo di Giustizia di Milano. La cerimonia si svolgerà in Duomo e sarà officiata dal cardinale Angelo Scola. Giardiello si trova ora nel carcere di Monza, dove ieri ha avuto un malore che gli ha impedito di partecipare all’interrogatorio di convalida dell’arresto. Secondo il suo avvocato, Giardiello è attualmente in stato confusionale e si trova nell’infermeria del carcere.
I magistrati di Monza tenteranno di interrogarlo nuovamente lunedì alle 10 e nel frattempo hanno disposto su di lui una perizia psichiatrica. Dopo l’interrogatorio di domani, l’inchiesta passerà al tribunale di Brescia che è competente per le indagini sui fatti accaduti al tribunale di Milano. Tra le cose non ancora chiare, c’è il modo in cui Giardiello è riuscito ad entrare armato nel Palazzo di Giustizia: per entrare nell’edificio, il pubblico deve sottoporsi ai controlli del metal detector e solo avvocati e personale del tribunale possono entrare mostrando semplicemente un tesserino di riconoscimento.
L’ipotesi che Giardiello abbia utilizzato un tesserino per fingersi un avvocato è finora quella più accreditata, citata anche dal procuratore Bruti Liberati in conferenza stampa. Diversi giornali scrivono però che i magistrati non sono ancora riusciti a individuare con certezza l’entrata di Giardiello nei filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza. Il resto della dinamica della sparatoria è oramai piuttosto chiaro. Poco prima delle undici, in un’aula del terzo piano dove era in corso un’udienza, Giardiello ha tirato fuori la pistola che deteneva regolarmente e ha ucciso l’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani. Successivamente, sempre in aula, Giardiello ha sparato anche all’imputato del processo in corso, Giorgio Erba, che è morto in ospedale; ha sparato e ferito anche Davide Limongelli, il nipote di Erba.
Giardiello è poi uscito dall’aula scendendo le scale, dove ha incrociato e sparato al commercialista Stefano Verna che si era occupato di un suo procedimento. Arrivato al secondo piano del palazzo, è entrato nell’ufficio di Fernando Ciampi, giudice fallimentare: ha sparato di nuovo e lo ha ucciso mentre stava lavorando al computer. Giardiello è riuscito a uscire dal palazzo da via Manara scappando con la sua moto per quasi 30 chilometri: è stato arrestato a Vimercate, città dove – stando a quanto ha detto il ministro degli Interni Angelino Alfano – era pronto a uccidere altre persone. Giardiello è stato interrogato dai carabinieri in caserma e poi portato in ambulanza in ospedale per un malore.