Il peschereccio arrivato in Oregon dal Giappone
È stato distrutto dallo tsunami del 2011 e trasportato per quattro anni dalle correnti (con a bordo venti seriole vive)
di Elahe Izadi - Washington Post
Il viaggio di un pezzo di peschereccio arrivato pochi giorni fa sulle coste dell’Oregon, nel nord-ovest degli Stati Uniti, è cominciato probabilmente quattro anni fa, dall’altra parte dell’Oceano Pacifico, subito dopo lo tsunami che nel 2011 colpì il Giappone. A bordo sono state ritrovate venti seriole, una specie di pesce che si trova nel Pacifico orientale – un tipo di ricciola che si trova in particolare nelle acque del Giappone – e non in quelle dell’Oregon.
Chris Havel, portavoce della “Oregon Parks and Recreation Department”, ha detto che la polizia si è imbattuta nel relitto lo scorso giovedì. Dell’imbarcazione partita dal Giappone restava solo un pezzo di circa sette metri e mezzo, anche se in origine doveva essere stata lunga il doppio. Ciò che ne resta è stato rimorchiato in porto dove si svolgeranno alcune ispezioni per stabilirne la provenienza al di là di oggi dubbio. Non si tratta del primo relitto arrivato in Oregon da quando nel 2011 un terremoto di magnitudo 9.0 colpì il Tōhoku causando uno tsunami che uccise più di 15 mila persone: lo tsunami spazzò in mare circa cinque milioni di tonnellate di detriti, il 70 per cento dei quali, secondo il governo giapponese, affondò immediatamente. Il resto galleggia ancora sugli oceani e si muove sul Pacifico seguendo il flusso delle correnti (sulle coste dell’Oregon è arrivato anche un intero molo).
All’incirca tre o quattro detriti grandi quanto un’imbarcazione arrivano ogni anno sulle coste dell’Oregon, ha detto Havel, tra cui alcune imbarcazioni leggere da acque dolci. Il relitto arrivato giovedì è più raro: un peschereccio d’altura. Mentre l’imbarcazione si trovava ancora in mare, un gruppo di biologi è salito a bordo per verificare che non trasportasse specie animali potenzialmente invasive per l’ecosistema americano. Durante l’ispezione, i biologi si sono imbattuti nelle seriole, che sono state poi portate all’Oregon Coast Aquarium.
Le seriole potrebbero essere state conservate da qualche parte sull’imbarcazione prima dello tsunami, oppure potrebbero essersi sviluppate da alcune larve che si trovavano a bordo prima del naufragio. Non è la prima volta che degli organismi vengono ritrovati a bordo di un relitto dello tsunami giapponese. Di solito, per sopravvivere durante il viaggio, queste creature mangiano altre specie che trovano a bordo, oppure lasciano il relitto per cibarsi e poi ci ritornano, utilizzandolo come una specie di rifugio mobile in mare aperto. Si tratta comunque della prima volta che dei pesci sono stati ritrovati vivi a bordo di un relitto dopo aver compiuto l’intero viaggio dall’Asia agli Stati Uniti.
@ Washington Post 2015
nella foto: il peschereccio giapponese ritrovato in Oregon (AP Photo/Oregon Parks and Recreation Department)