I led di Milano visti dallo spazio
In una foto di Samantha Cristoforetti si vede bene la luce prodotta dalle nuove lampade a led installate sulle strade di Milano
Samantha Cristoforetti, l’astronauta italiana che dallo scorso novembre è in missione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una foto di Milano e dei comuni vicini scattata dallo Spazio.
La foto è stata scattata mentre in Italia era notte e si vedono bene tutte le luci artificiali che illuminano Milano, quelle più gialle al centro, e le città adiacenti, che hanno un colore più rossastro. Come ha fatto notare su Facebook Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità e all’Ambiente del Comune di Milano, la differenza di colore è dovuta al fatto che a Milano negli ultimi mesi su tutti i lampioni sono state montate lampade a LED, che consumano molto meno delle lampade a incandescenza ma producono una luce più “fredda”.
Questa foto di Samantha Cristoforetti solo un anno fa sarebbe stata molto diversa!
Guardatela… potete riconoscere con chiarezza i confini amministrativi del Comune di Milano. Le luci a led cambiano il panorama urbano e lo si vede sin dallo spazio. Milano è la prima grande città non scandinava a intraprendere questa scelta di efficienza energetica e per fortuna tante altre città stanno seguendo il nostro esempio. Su http://illuminiamo.a2a.eu/ potete seguire lo stato di avanzamento del progetto.
Nutrire il pianeta energie per la vita significa anche questo. #expottimisti
Milano è stata la prima città italiana a sostituire tutte le lampade dell’illuminazione pubblica e della notevole differenza provocata dalle nuove luci aveva parlato anche Matteo Bordone in un articolo pubblicato su Internazionale.
Le lampade finora in uso per illuminare un’area di 181 chilometri quadri consumavano 114 milioni di chilowattora l’anno. Le nuove lampade a led durano cinque volte tanto e consumano la metà dell’energia. Ogni anno venivano sostituite circa 10mila lampade tradizionali. Il comune di Milano stima che dopo la sostituzione risparmierà una cifra tra i 15 e i 18 milioni di euro l’anno.