L’incidente aereo di Kaczynski e le elezioni polacche
Le indagini sulla strage del 2010 in cui morirono il presidente e 95 persone complicano i rapporti tra Russia e Polonia, e ora anche tra i partiti polacchi in campagna elettorale
Negli ultimi giorni ci sono stati sviluppi nelle indagini sull’incidente aereo in cui il 10 aprile 2010, a Smolensk, una città russa nei pressi del confine con la Bielorussia, morirono l’allora presidente polacco Lech Kaczynski e altre 95 persone.
La radio russa RMF ha infatti reso pubbliche alcune nuove trascrizioni delle registrazioni (nuove nel senso che le registrazioni sono state analizzate con delle apparecchiature che ne hanno reso disponibile il 30 per cento in più) di quanto accadde nella cabina di pilotaggio prima che l’aereo precipitasse, stando alle quali i piloti del Tupolev Tu-154 subirono pressioni da parte di alcune delle autorità presenti sull’aereo tra cui l’allora ministro degli esteri Mariusz Kazana (nell’incidente morirono anche il governatore della Banca centrale polacca, comandanti dell’esercito e altri ufficiali), che spinsero i piloti ad atterrare nonostante questi fossero preoccupati della nebbia e della scarsa visibilità e proponessero di cambiare destinazione. «Proveremo ad atterrare finché non ci saremo riusciti», disse il ministro, secondo le trascrizioni.
L’aereo stava portando una delegazione del governo polacco in Russia per commemorare una strage di guerra del 1940 in cui l’Armata Rossa uccise migliaia di soldati e civili polacchi, ma precipitò a Smolensk. Le indagini vanno ormai avanti – in Polonia e in Russia – da cinque anni e hanno portato a conclusioni differenti e contraddittorie e a grosse tensioni nelle relazioni già complicate tra i due paesi. Secondo un rapporto ufficiale russo del 2011 i due piloti polacchi erano sotto effetto dell’alcool e dovrebbero quindi essere considerati i responsabili di quanto accaduto: ma mercoledì gli investigatori russi hanno dichiarato che la loro indagine non può essere completata a causa di un’insufficiente collaborazione delle autorità polacche. La Polonia ha invece ritenuto di parte e fuorviante il rapporto russo attenuando le accuse ai due piloti polacchi e attribuendo invece la responsabilità – attraverso l’indagine di un tribunale militare – a due controllori del traffico russi e alcuni loro colleghi polacchi, accusati di aver consentito ai piloti di cercare di atterrare malgrado le difficili condizioni del tempo.
Il tribunale polacco ha attualmente intenzione di avviare un’indagine per scoprire in che modo le nuove trascrizioni delle registrazioni siano state ottenute dai media. Come ha spiegato il Wall Street Journal, i nuovi sviluppi rendono l’incidente aereo del Tupolev Tu-154 un elemento di complicazione non solo nei rapporti internazionali tra Russia e Polonia ma anche nei rapporti politici interni alla Polonia: il 10 maggio si terranno infatti le elezioni per la presidenza della Repubblica. A parte le forze politiche minori il confronto è tra Andrzej Duda (candidato di Diritto e Giustizia, il partito di destra fondato nel 2001 dallo stesso Kaczynski) a cui i sondaggi attribuiscono il 26 per cento dei voti, e Bronisław Komorowski (attuale presidente della Repubblica dopo avere rimpiazzato Kaczynski ed essere stato rieletto, e candidato del partito di centrodestra Piattaforma civica) favorito con il 42 per cento. Se nessuno dei due candidati riuscirà ad ottenere più del 50 per cento, si andrà al ballottaggio dopo due settimane.
L’incidente a Kaczynski è stato negli anni molto discusso in Polonia: Jarosław Kaczynski, fratello gemello di Lech Kaczynski ed ex primo ministro della Polonia fra il 2006 e il 2007, in passato ha sostenuto che suo fratello sia stato ucciso, forse dai russi. Jaroslaw Kaczynski ha anche suggerito che il governo di centrodestra di Donald Tusk, che a settembre del 2014 si è dimesso dall’incarico di primo ministro e a dicembre è diventato il nuovo presidente del Consiglio Europeo, sia stato coinvolto nell’insabbiare le responsabilità dei russi.
Secondo Diritto e Giustizia il governo di Komorowski non ha condotto un’indagine soddisfacente sull’incidente, e tutte le sue possibili cause (comprese le ipotesi su un progetto deliberato per far precipitare l’aereo) andrebbero prese nuovamente in considerazione. Per Piattaforma civica, invece, quanto accaduto sarebbe un incidente frutto di determinate condizioni meteorologiche e di una serie di coincidenze. Il fatto che adesso si stiano evocando delle sventate pressioni esercitate sui piloti dagli esponenti del governo di allora (nel 2010 il partito di maggioranza era Diritto e Giustizia) non aiuterà la campagna elettorale di Andrzej Duda.
Nella foto: un uomo regge il ritratto di Lech Kaczynski e della moglie Maria durante la cerimonia di commemorazione dell’incidente aereo del 10 aprile 2010 WOJTEK RADWANSKI/AFP/Getty Images