L’infografica della Casa Bianca che prende in giro Netanyahu
Il disegno diffuso dalla Casa Bianca su Twitter per spiegare l'accordo con l'Iran cita una famosa "bomba" israeliana
WhiteHouse, l’account di Twitter ufficiale della Casa Bianca, ha diffuso ieri un grafico creato per spiegare i benefici dell‘accordo sul nucleare annunciato lo scorso 2 aprile e molto discusso in tutto il mondo: soprattutto in Israele, dove l’accordo è stato contestato per il timore che renda più pericolose le minacce iraniane contro Israele. Il disegno, accompagnato dallo hashtag #IranDeal, spiega i dettagli dell’intesa con l’Iran anche attraverso una parodia del cartello con cui il primo ministro israeliano Netanyhau si era presentato nel 2012 all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per illustrare le proprie preoccupazioni (di vecchia data) riguardo all’Iran e al nucleare.
Worth sharing: Here’s how the #IranDeal would shut down Iran’s pathway to a nuclear weapon → http://t.co/BWuabs0TNz pic.twitter.com/8aYQi2KEgq
— The White House (@WhiteHouse) 8 Aprile 2015
Sul cartello di Netanyhau era disegnata una bomba da cartone animato, divisa schematicamente in alcuni stadi. Una linea rossa di pennarello segnava l’area dello stadio finale di progettazione della bomba (quella in cui la miccia si accorcia e la bomba esplode) spiegando che Israele non avrebbe consentito all’Iran di andare oltre un certo punto nello sviluppo dei suoi armamenti atomici.
La versione della Casa Bianca invece ripropone la stessa bomba, con la stessa linea rossa, ma aggiunge una linea blu sul fondo. La linea rossa indica quello che accadrebbe senza accordo diplomatico: l’Iran riuscirebbe cioè a sviluppare un’arma nucleare in tempi relativamente brevi. Sulla sinistra del grafico alcuni punti spiegano sinteticamente perché. La linea blu indica invece il raggiungimento della soglia minima di rischio grazie all’accordo: la bomba sarebbe cioè disinnescata. Sulla destra del grafico vengono invece sintetizzati i punti salienti dell’accordo.
Nella foto: il grafico postato dalla Casa Bianca