Le marce contro il terrorismo in Kenya
Centinaia di persone hanno manifestato a Nairobi e Garissa per ricordare gli studenti uccisi e chiedere al governo di proteggere i cittadini da al Shabaab
Oggi in Kenya ci sono state due marce contro il terrorismo e per la sicurezza nazionale: diverse centinaia di persone si sono riunite a Nairobi, la capitale dello stato, e a Garissa, dove giovedì 2 aprile un gruppo di miliziani islamisti di al Shabaab ha attaccato un campus universitario uccidendo 147 persone. Lo scopo delle marce è chiedere al governo di fare di più per garantire la sicurezza dei suoi cittadini, che da diversi anni sono vittime degli attacchi dei miliziani di al Shabaab e che si sentono poco protetti dall’esercito e dalla polizia: giovedi ci sono volute oltre 7 ore prima che le forze speciali dell’esercito arrivassero all’università di Garissa sotto attacco. Questa sera al termine delle due marce ci saranno delle veglie in ricordo dei morti nella strage di Garissa, per lo più studenti. In risposta all’attacco, domenica sera l’esercito kenyano ha bombardato due basi di al Shabaab in Somalia, usate per sconfinare in Kenya: il presidente kenyano Uhuru Kenyatta, dopo la strage, aveva promesso che avrebbe risposto “nel modo più duro possibile”.