I sondaggi sulle elezioni britanniche
Manca un mese, e i due maggiori partiti storici sono dati alla pari (molto alla pari): e poi c'è l'UKIP
Si terranno il 7 maggio prossimo le elezioni per il rinnovo della Camera dei Comuni del Regno Unito – uno dei due rami del parlamento – e per la conseguenti formazione di un nuovo governo e nomina di un nuovo primo ministro, che però, soprattutto nelle sue speranze, potrebbe essere di nuovo quello attuale: il conservatore David Cameron.
Cameron è primo ministro in conseguenza del risultato delle precedenti elezioni del 2010, in cui il partito Conservatore ottenne il maggior numero dei seggi, battendo dopo tredici anni gli avversari storici del partito Laburista, guidati oggi da Ed Miliband. I due partiti sono sempre stati i maggiori della politica britannica e i soli che hanno espresso un primo ministro dal 1922. Ma alle ultime elezioni hanno ottenuto un ottimo risultato i Liberal Democratici – entrando nella coalizione di governo – e altri tre partiti hanno guadagnato consensi in questi anni e partecipano alle previsioni sui risultati più importanti del 2015: il partito nazionalista UKIP, il Partito Nazionale Scozzese (SNP) e i Verdi. Con il partito gallese Plaid Cymru, sono i sette partiti che partecipano ai dibattiti televisivi preelettorali.
I sondaggi sulle intenzioni di voto, quasi giornalieri, danno da giorni ai due partiti maggiori praticamente gli stessi risultati: traendone una media, i maggiori siti di news britannici mostrano che Conservatori e Laburisti da almeno due settimane sono entrambi dati tra il 32% e il 34%. Nel 2010 i Conservatori ottennero il 36,4% contro il 29% dei Laburisti.
Il risultato storicamente più rilevante e annunciato da tempo sarebbe quello dello UKIP, che i sondaggi danno al 13% (nel 2010 prese il 3% e nessun seggio in parlamento: esiste dal 1993). L’UKIP supererebbe i Liberal Democratici che dal successo del 2010 – quando ottennero il 23% – passerebbero secondo i sondaggi di questi giorni all’8% circa.
I Verdi sono dati tra il 4% e il 5% (presero lo 0,9% e un seggio nel 2010), ma erano stati anche sopra il 6% qualche settimana fa.
Le percentuali nazionali dello SNP sono basse, ma data la sua concentrazione nei collegi scozzesi potrebbe ottenere un buon numero di seggi: nel 2010 ne ottenne sei.