Al confine tra Polonia e Kaliningrad
Verranno costruite nuove torri di osservazione dopo che, secondo alcuni rapporti, la Russia ha dotato di missili le basi militari della sua enclave in Europa
La Polonia ha detto che costruirà sei torri di osservazione lungo il confine con l’enclave russa di Kaliningrad, nel nord est del paese. Le torri saranno alte 50 metri e dotate di telecamere: trasmetteranno immagini di sorveglianza alle guardie di frontiera polacche che controllano i circa 200 chilometri di confine tra la Polonia e Kaliningrad.
La decisione di costruire le torri è stata presa perché secondo alcuni rapporti la Russia avrebbe spostato missili Iskander a corto raggio nelle basi militari vicine a Kaliningrad. Le spese per la costruzione delle torri, che dovrebbero essere di circa 2 milioni e mezzo di euro, saranno coperte al 75 per cento da fondi dell’Unione Europea. Secondo un funzionario dell’esercito polacco sentito da BBC, le torri entreranno in funzione entro il prossimo giugno, dopo una prima fase di test.
Kaliningrad con la regione che la circonda, è un’enclave di circa 15.000 chilometri quadrati circondata dalla Lituania e dalla Polonia e separata dalla Russia, di cui fa parte solo dal 1945. Durante la Seconda Guerra Mondiale venne occupata dall’Armata Rossa e rinominata Kaliningrad in onore di Mikhail Kalinin, formalmente capo dello stato dell’Unione Sovietica dal 1919 al 1946. Nella sua lunga storia precedente (venne fondata dall’ordine militare dei Cavalieri Teutonici nel XIII secolo) era sempre stata parte prima della Prussia e poi della Germania, e si chiamava Königsberg. La città ha oggi circa 430.000 abitanti.