Opere d’arte senza glutine
Un Tumblr ritocca famose immagini dell'arte e del cinema eliminando i prodotti che contengono glutine, per prendere un po' in giro certe tendenze alimentari di chi non soffre di celiachia
Il glutine è una sostanza composta principalmente da due proteine, la gliadina e la glutenina: si trova soprattutto nel grano e in altri cereali, e le persone che soffrono di celiachia non possono mangiarla. Soprattutto negli ultimi anni si è diffusa però un’abitudine alimentare che esclude dalla dieta i prodotti che contengono glutine, anche nei casi di persone non celiache: il che significa niente pane, pizza, birra, pasta, tra le altre cose. Secondo sempre più persone non mangiare glutine fa stare meglio, nonostante questa teoria non sia supportata da studi scientifici accreditati. Lo scorso novembre il New Yorker, una delle riviste più importanti e autorevoli del mondo, ha pubblicato un lungo articolo del giornalista scientifico Michael Specter che ha spiegato le dimensioni di questa tendenza alimentare e ne ha messo in dubbio le basi scientifiche. Negli Stati Uniti 20 milioni di persone dicono che mangiare glutine provoca loro disturbi, e altri 100 milioni dicono che stanno cercando di eliminarlo dalla propria dieta. In Italia, secondo una stima dell’Associazione Italiana Celiachia riportata dalla Stampa, circa 600 mila famiglie acquistano prodotti senza glutine pur non avendo membri celiachi.
Un blogger francese sta pubblicando su un Tumblr alcune immagini ritoccate, che sono una specie di presa in giro della tendenza ad alimentarsi con cibo senza glutine: sono famose immagini legate al mondo dell’arte o del cinema, modificate in modo da eliminare gli alimenti che contengono glutine. Il progetto si chiama Gluten Free Museum, e tra i quadri rielaborati ci sono Le Spigolatrici di Jean-Francois Millet, la Lattaia di Jan Vermeer, l’Estate di Giuseppe Arcimboldo e la Cena in Emmaus di Caravaggio, mentre tra le fotografie c’è il famoso ritratto di Pablo Picasso realizzato dal francese Robert Doisneau. C’è anche una famosa scena di Pulp Fiction di Quentin Tarantino e un’altra del cartone animato della Disney Lilli e il vagabondo, e una pubblicità della marca di birra Guinness.