Le critiche a Nicole Kidman per la pubblicità di Etihad
L’attrice testimonial della compagnia aerea degli Emirati Arabi è anche ambasciatrice ONU per le donne, e c'è chi ci vede una contraddizione
Nicole Kidman, attrice australiana premio Oscar e dal 2006 ambasciatrice di buona volontà per le Nazioni Unite, è la testimonial della campagna pubblicitaria di Etihad Airways, la compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti che da qualche mese controlla Alitalia. La campagna mondiale – presentata sul web, su carta e in televisione – si chiama “Hollywood Glamour” e da circa un mese mostra Nicole Kidman che, volando nella prima classe dei nuovi aerei A380 presentati da Etihad, raggiunge diverse destinazioni in tutto il mondo. Kidman è però stata criticata dall’APFA (Association of Professional Flight Attendants), un sindacato americano che rappresenta circa 20mila assistenti di volo. Laura Glading, presidente dell’APFA, ha criticato Nicole Kidman sostenendo che la sua scelta di fare da testimonial per Etihad è incoerente con il suo ruolo di ambasciatrice ONU per le donne; Etihad è stata in questi anni molto criticata per le sue politiche nei confronti delle dipendenti donne.
Laura Glading ha scritto, in una lettera aperta indirizzata a Nicole Kidman:
«L’8 marzo, giorno della festa della donna, hai detto di sognare un mondo in cui donne e ragazze hanno uguali diritti e opportunità degli uomini. Pochi giorni dopo, in quella stessa settimana, ti abbiamo vista nella nuova campagna pubblicitaria Etihad, una compagnia che, secondo quanto scritto dal Wall Street Journal, è accusata di licenziare le impiegate donne perché incinte e obbliga alcune sue dipendenti a vivere confinate in specifici edifici».
Etihad ha risposto con un comunicato in cui ha smentito le accuse, dicendo di rispettare i propri dipendenti e di seguire tutte le principali normative internazionali relative alle dipendenti in stato di gravidanza. Nicole Kidman per il momento non ha commentato.