È stata trovata la seconda scatola nera del volo Germanwings
E la magistratura tedesca, che sta indagando su Andreas Lubitz, ha scoperto che il copilota cercò online informazioni sui sistemi di sicurezza delle cabine di pilotaggio
Il procuratore di Marsiglia, Brice Robin, che sta indagando sull’aereo di Germanwings precipitato il 24 marzo scorso sulle Alpi francesi causando la morte delle 150 persone a bordo, ha annunciato che è stata ritrovata la seconda scatola nera dell’aeroplano. Il giorno seguente all’incidente i soccorritori avevano trovato l’altra scatola nera, quella che registra le conversazioni all’interno della cabina di pilotaggio. Sulla base delle registrazioni, la procura di Marsiglia ha concluso che il copilota Andreas Lubitz si fosse chiuso all’interno della cabina approfittando dell’assenza del comandante per fare poi schiantare l’Airbus A320 pochi minuti dopo sulle Alpi. Dai dati della scatola nera trovata oggi potrebbero essere recuperate informazioni sulle condizioni dei sistemi di bordo prima dell’incidente e sulle manovre effettuate.
La magistratura tedesca, che sta indagando su Lubitz, ha detto che il copilota cercò con il suo tablet informazioni su Internet sui metodi per suicidarsi e sui sistemi di sicurezza applicati alle porte delle cabine di pilotaggio. La scoperta è stata resa possibile cercando nella cronologia del dispositivo: le ricerche furono effettuate tra il 16 e il 23 marzo, il giorno precedente a quello dell’incidente.
Dopo avere annunciato di non essere mai stata a conoscenza delle condizioni di Lubitz, la compagnia aerea Lufthansa che controlla la low cost Germanwings ha condotto alcune ulteriori indagini e ha infine ammesso che membri della sua scuola di pilotaggio erano venuti a conoscenza dei problemi di Lubitz. Nel 2009 Lubitz si era ritirato per alcun mesi dal corso di addestramento della compagnia aerea per diventare pilota; nella mail in cui chiedeva di riprendere il corso spiegava alla scuola di aver sofferto di «un grave episodio di depressione». Lufthansa ha consegnato ai magistrati questa e altre email scambiate da Lubitz e dalla scuola di volo, in cui la informava della sua salute allegando anche certificati medici.