Gli scontri tra rom e polizia a Roma
È stato usato spray al peperoncino e un agente ha tirato fuori la pistola, fuori da un centro di accoglienza: c'è un video
La mattina del 31 marzo nella periferia est di Roma, fuori dal centro accoglienza La Rustica inagibile a causa di un incendio, ci sono stati momenti di tensione tra un gruppo di rom e alcuni agenti della polizia municipale. L’episodio è stato filmato e mostra il vicecomandante Antonio Di Maggio e altri sei agenti che durante un intervento cercano di portare via un uomo infilandolo in una macchina. Si vede anche una giovane donna avvicinarsi e colpire con un manico di scopa di Maggio e altri due vigili; si vede quindi l’uomo fermato uscire dall’auto e uno degli agenti usare lo spray al peperoncino contro di lui. A quel punto, in mezzo alla confusione, un altro agente estrae la pistola dalla tasca e sembra puntarla sul gruppo di persone dicendo “ora cominciamo”. Un collega gli dice di mettere via l’arma. Nel video si vede anche l’agente con la pistola allontanarsi, con un gruppo di rom che lo segue e che lo riprende con i cellulari.
I vigili hanno raccontato di essere andati al centro perché il giorno prima era scoppiato un incendio. Hanno detto di aver chiesto ai rom che vivevano nella struttura di spostare alcuni furgoni per consentire l’accesso al cortile e procedere con la bonifica, ma alcune persone avrebbero iniziato a «istigare la folla a rientrare nello stabile». Per questo gli agenti hanno tentato di far salire alcune persone sulle auto di servizio: «I colleghi sono stati circondati e aggrediti con scope, bastoni e bottiglie», hanno spiegato i vigili. Un agente ha estratto, come si vede nel video, una bomboletta spray al peperoncino spruzzandolo prima verso una persona e poi verso alcuni cani che gli sarebbero stati aizzati contro. La versione dei rom presenti è differente: «Siamo stati aggrediti senza motivo. Non vogliamo problemi, né eravamo intenzionati a rientrare nel centro senza autorizzazione. Non ci spieghiamo questa violenza, sono state picchiate anche ragazze e minorenni».