Un’ora senza luce, in tutto il mondo
Le foto spettacolari di importanti piazze e monumenti a luci spente (prima e dopo) per l'Ora della Terra, l'evento annuale organizzato dal WWF per promuovere il risparmio energetico
Sabato 28 marzo c’è stata l’ottava edizione dell’Earth Hour, un evento organizzato ogni anno l’ultimo weekend di marzo dal WWF per sensibilizzare la popolazione mondiale riguardo i temi del risparmio energetico e del cambiamento climatico. Secondo le previsioni, quest’anno avrebbero dovuto partecipare milioni di persone, in più di 7mila città di 172 paesi diversi: per un’ora, dalle 20.30 alle 21.30 ora locale, è stata spenta l’illuminazione su monumenti, piazze o edifici simbolici. L’iniziativa è stata promossa dal segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon, che ha detto: «Il cambiamento del clima è un problema delle persone. Le persone causano il cambiamento del clima e le persone soffrono del cambiamento del clima. (…) L’Earth Hour mostra quel che è possibile quando ci uniamo a sostegno di una causa: nessuna azione individuale è troppo piccola, nessuna visione collettiva è troppo grande. È ora di usare il vostro potere».
Tra gli edifici che sono stati “spenti” per l’iniziativa ci sono stati lo Harbour Bridge e l’Opera House di Sydney, i grattacieli dei distretti finanziari di Hong Kong e Giacarta, lo Stadio nazionale di Pechino, il Grande Palazzo Reale di Bangkok, il Parlamento inglese, quello ungherese e quello serbo, la Porta di Brandeburgo a Berlino, il palazzo delle Nazioni Unite a New York, il Cristo Redentore di Rio de Janeiro e la Tour Eiffel di Parigi.
In Italia sono state spente le illuminazioni di decine di monumenti, tra cui la Basilica di San Pietro, il Colosseo, Montecitorio e piazza del Campidoglio a Roma, il Castello Sforzesco a Milano, piazza del Plebiscito e Palazzo Reale a Napoli, la Mole Antonelliana e la Gran Madre a Torino.