I 75 anni di James Caan
È stato molto di più di Sonny Corleone, anche se ce lo ricordiamo sempre per quella famosa scena del Padrino
La scena probabilmente più memorabile, quella che ci torna in mente, appena pensiamo a James Caan, è quella in cui muore, crivellato di colpi in un modo che legittima definitivamente l’uso dell’espressione, crivellato. Lo ricordiamo ammazzato, spettacolarmente, in un ruolo in cui il suo personaggio non era né simpatico né particolarmente sveglio: Sonny Corleone nel Padrino. E quella morte è ancora più emozionante e dolorosa proprio perché raggiunge lui, il fratellone bullo ma chiaramente inadeguato e perdente: e da quella scena, di fatto, nasce il successivo ruolo di Al Pacino (che tra l’altro, a inizio progetto doveva essere di Caan). Ci prese una candidatura all’Oscar, l’unica della sua carriera.
Poi c’è il film più famoso di James Caan, Rollerball, una datatissima storia di futuro ipotetico anni Settanta, e sempre affascinante anche nel suo essere datatissima. E Misery non deve morire, Quell’ultimo ponte e Funny lady, e tantissimi altri non capolavori ma ognuno di noi ne ha una manciata che si ricorda, magari con qualche aiutino.
Lui è di New York, figlio di ebrei arrivati dalla Germania (ma racconta che lo hanno premiato anche come “italoamericano dell’anno” a volte, per via del Padrino). Cominciò a recitare a Broadway, poi fece parecchia televisione cominciò col cinema negli anni Sessanta, anche se il suo periodo furono gli anni Settanta. È uno del cinema americano degli anni Settanta, James Caan, e anche se il côté spaventato dagli eccessi del potere autoritario di Rollerball fa parte di quel filone là, lui personalmente no: anzi è piuttosto conservatore e di destra.
Lavora e recita ancora, sia al cinema che in tv: e oggi, il 26 marzo 2015, compie 75 anni.