“Sembra un film”
Roberto Saviano riflette sul video di una sparatoria a Ponticelli, e su realtà e fiction
I carabinieri di Torre del Greco hanno diffuso un video che mostra una serie di sparatorie nel rione Conocal del quartiere Ponticelli di Napoli, oggetto di un’inchiesta giudiziaria sulla lotta tra i clan camorristici “D’Amico” e “De Micco”. Oggi Roberto Saviano scrive su Repubblica sia dell’inchiesta che soprattutto del video, e del primo commento che molti hanno fatto vedendolo: “Sembra un film”.
Accade spesso che realtà rincorra, superandola, la creazione cinematografica. Vedendo il video diffuso dai carabinieri della compagnia di Torre del Greco si resta talmente increduli da credere di stare guardando un mafia-movie. I commenti che in pochi minuti sono giunti sui social network ovunque tracciavano un’interpretazione: “Sembra Gomorra”.
L’espressione “sembra un film” descrive qualcosa di straordinario e spettacolare. Talmente spettacolare da ricordare l’esagerazione filmica, da non poter essere considerata un evento reale. Questa espressione nasce da un equivoco, la differenza tra film e realtà è solo questione di diottrie. La vicinanza al dettaglio spesso è possibile solo in una costruzione scenica e per questo motivo quando un evento, che sia un terremoto o un omicidio, viene ripreso nei suoi dettagli immediatamente fa pensare a un film. Perché la realtà la immaginiamo antagonista della tv o del cinema, la pensiamo distante o non catturabile. La realtà che percepiamo è fluida e, accade sempre, distante. La immaginiamo possibile da registrare solo nella memoria.
La ricostruzione invece la sentiamo lenta, vicinissima e rassicurante. La realtà ci spaventa, la ricostruzione ci incuriosisce. Questi sono i vecchi codici ma sempre più non è così. Le telecamere nascoste e la capacità degli obiettivi rendono possibile raccontare la realtà nel dettaglio talmente preciso che spinge spesso a far credere alla messa in scena dinanzi a un fatto reale osservato. La precisione con cui la realtà viene narrata ribalta i canoni che abbiamo descritto prima e crea immediatamente un effetto cospirazione in molti osservatori. Pensiamo: la cronaca non può esser descritta e ripresa così bene. Immaginiamo che la realtà sia diversa e crediamo quindi che sia stata costruita o ricostruita.