Un quadro di Hitler all’asta
La casa d’aste di Los Angeles Nate D. Sanders proporrà giovedì una sua natura morta su tela dipinta del 1912, con un prezzo di partenza di 30mila dollari
Giovedì a Los Angeles (Stati Uniti) sarà messa all’asta una natura morta dipinta da Adolf Hitler nel 1912, mentre si trovava a Vienna, in Austria. La casa d’aste Nate D. Sanders ha stabilito un prezzo di partenza di 30mila dollari. Il quadro, una pittura ad acquerello, fa parte di una serie di opere realizzate in gioventù da Hitler, prima di scrivere il Mein Kampf (1925) e di partecipare al Putsch di Monaco del 1923, il fallito colpo di stato che portò al suo arresto.
Hitler partì per Vienna nel 1906 e lì tentò più volte, senza mai riuscirci, di essere ammesso all’Accademia di Belle Arti. Nonostante questo Hitler restò a Vienna fino al 1913 cercando di affermarsi come pittore. La piccola natura morta su tela, 34 cm x 27 cm, appartiene a questi anni e raffigura una brocca blu contenente fiori. Il dipinto rappresenta un’eccezione rispetto ad altri dipinti di Hitler, che di solito sceglieva di raffigurare paesaggi o elementi architettonici. Ma, comunque, spiega il critico d’arte del Telegraph, «l’opera non ha alcun valore artistico. L’unico vago motivo d’interesse è che a differenza dei discutibili acquerelli della città di Vienna che associamo all’Hitler pittore, questo è un discutibile acquerello di un vaso di azalee».
Nel 1914 Hitler abbandonò le ambizioni artistiche e si arruolò volontario nell’esercito tedesco ma, negli anni viennesi, nonostante il rifiuto dell’Accademia, riuscì a dipingere anche grazie a Samuel Morgenstern, un commerciante d’arte ebreo che credette nelle sue potenzialità e riuscì a vendere alcuni suoi dipinti. Negli anni ’30, racconta il Guardian, la galleria d’arte di Morgenstern venne chiusa e lui fu deportato nel ghetto di Lodz, dove morì nel 1943.
I dipinti di Hitler sono stati, oltre che oggetti d’asta, oggetti d’analisi usati per studiare la sua psicologia e il legame tra la sua estetica e l’estetica nazista. Lo scrittore belga Éric-Emmanuel Schmitt nel romanzo La Parte dell’Altro ha invece provato a immaginare una ipotetica vita parallela in cui Hitler viene ammesso all’Accademia d’Arte di Vienna diventando un affermato pittore.
Foto: Natura morta dipinta nel 1912 da Adolf Hitler (©Nate D. Sanders)