Ted Cruz si è candidato alla presidenza degli Stati Uniti
È un popolare senatore Repubblicano di origini cubane che "ha la capacità di avere sempre, su qualsiasi tema, la posizione più conservatrice possibile"
Ted Cruz, senatore repubblicano del Texas, ha annunciato la sua candidatura alla presidenza degli Stati Uniti. Cruz ha 44 anni, è stato eletto in Senato nel 2012 ed è il primo senatore di origini cubane eletto in Texas. Prima aveva lavorato nell’amministrazione di George W. Bush e aveva avuto incarichi politici minori in Texas. È molto di destra – è considerato il più vicino alla base del partito sulla maggior parte dei temi, tra i potenziali candidati – ed è molto popolare tra i cosiddetti Tea Party, la corrente conservatrice e populista che ha quasi un’organizzazione parallela rispetto a quella del Partito Repubblicano; allo stesso tempo Cruz è considerato più “presentabile” della media dei candidati dei Tea Party e la sua candidatura – attesa da mesi – non è considerata velleitaria da gran parte degli analisti.
I’m running for President and I hope to earn your support! pic.twitter.com/0UTqaIoytP
— Ted Cruz (@tedcruz) March 23, 2015
Chris Cillizza, esperto giornalista politico del Washington Post, ha scritto il mese scorso che Ted Cruz sarà probabilmente l’outsider delle primarie Repubblicane, mentre invece Jeb Bush sarà il più istituzionale candidato dell’establishment: “Il fatto che sia il solo candidato dei Tea Party, le sue grandi doti di oratore nei discorsi e nei dibattiti e la sua capacità di avere sempre, su qualsiasi tema, la posizione più conservatrice possibile, lo rende una minaccia concreta per gli altri candidati”. Spiega sempre Cillizza:
Immagina il campo dei Repubblicani alle primarie come se avesse una serie di corsie, una per ogni corrente di pensiero del partito. Alle primarie dei Repubblicani ci sono quattro corsie: l’establishment, i candidati col profilo più istituzionale, di “apparato”; i tea party, i populisti di destra che hanno un’organizzazione parallela e quasi rivale a quella del partito; la destra sociale, cioè i conservatori di ispirazione religiosa; i libertari, cioè quelli che vorrebbero il minor ruolo possibile del governo federale. Le quattro correnti non hanno la stessa grandezza: quella dell’establishment è la più grande, seguita da quella dei tea party, poi dalla destra sociale e infine da quella dei libertari.
Ovviamente la lotta per arrivare primo nella corsia dell’establishment è affollata, con Jeb Bush e potenzialmente anche il governatore del Wisconsin, Scott Walker, tra i favoriti. Anche nella corsia della destra sociale c’è una certa battaglia, soprattutto tra Mike Huckabee (ex governatore del Wisconsin, popolare opinionista tv e già candidato alle primarie Repubblicane del 2008), Ben Carson (un chirurgo molto famoso, e nero) e Rick Santorum (ex senatore della Pennsylvania, già candidato nel 2012). La corsia dei libertari è tutta di Rand Paul, senatore del Kentucky e figlio di Ron Paul, ma come dicevamo è la più piccola.
Resta la corsia dei tea party, che è relativamente grande ed è tutta di Ted Cruz. Rand Paul potrebbe insidiare la supremazia di Cruz in quel campo, a un certo punto, ma a giudicare dalle sue mosse recenti in realtà Paul vuole cercare di mettere un piede in tutte le corsie: anche quelle della destra sociale e dell’establishment. Quindi Cruz è indubbiamente il personaggio dominante nella corsia dei tea party.
Le primarie Repubblicane inizieranno nel gennaio del 2016 in Iowa e in New Hampshire, così come quelle Democratiche. Tra i Democratici ci si aspetta una candidatura di Hillary Clinton, che però non ha ancora fatto annunci formali e ufficiali.
foto: Alex Wong/Getty Images