È molto più facile credere alle cattiverie
Un dialogo tra i due protagonisti di "Pretty Woman", che uscì il 23 marzo 1990, 25 anni fa
– Il mio primo amore era meno di niente, il secondo era peggio. Ero una calamita per gli scansafatiche, se ce n’era uno nel raggio di 50 miglia sta tranquillo che lo attiravo io..così finii qua, seguendo lo scansafatiche numero tre. E mi sono ritrovata senza soldi, né amici, né scansafatiche.
– E scegliesti questa come professione?
– Ho lavorato in un paio di fast food e al parcheggio dello stadio, non ci pagavo l’affitto, tornare a casa troppa vergogna. Poi conobbi Kit, faceva la puttana e andava a meraviglia. Così un giorno lo feci anche io e piansi tutto il tempo. Poi ho trovato dei clienti fissi.. sai, non è fra i progetti per l’avvenire, non è il tuo sogno di bambina…
– Be’, esiste di meglio…
– Ti sviliscono a tal punto che finisci per crederci.
– Io trovo che tu sia una donna intelligente e particolare.
– È molto più facile credere alle cattiverie, ci hai mai fatto caso?
Un dialogo tra Edward Lewis (interpretato da Richard Gere) e la prostituta Vivian (Julia Roberts) nel film Pretty Woman, diretto da Garry Marshall e uscito al cinema il 23 marzo 1990, 25 anni fa.