L’albergo di lusso per il G8 alla Maddalena
Sergio Rizzo racconta sul Corriere della Sera la storia del resort (mai sfruttato) per il G8 del 2009 facendo i conti, che non tornano
Sul Corriere della Sera di oggi, Sergio Rizzo ha ricostruito in un articolo e in un video la storia dell’albergo (mai sfruttato) che avrebbe dovuto ospitare il G8 all’isola della Maddalena, in Sardegna. Rizzo spiega che fino ad ora la struttura è costata alle casse pubbliche 470 milioni di euro. E spiega anche che i conti non tornano, così come non è chiaro chi dovrebbe ora occuparsi di risolvere il problema.
Nell’androne dell’albergo superlussoextrapremium il lampadario da 110 mila euro di Zaha Hadid si accende solo per gli occasionali invitati a una visita spettrale. Deserta la reception. Deserto il bar. Deserta la cucina. Deserta la spa. Deserto il bagno turco. Deserta la palestra. Deserte le stanze. Deserti i lunghi corridoi. Ma non è il set del remake del film di Stanley Kubrick, Shining . È il resort che nel luglio 2009 avrebbe dovuto ospitare i potenti della Terra per il G8 previsto alla Maddalena, in Sardegna, in uno scenario che non ha eguali sul pianeta. Inutilizzato da anni, come il gigantesco Main conference , i negozi, i ristoranti, le piscine, il cinema, le banchine che potrebbero ospitare seicento yacht. Di quella avventura abortita non resta ora che un clamoroso oltraggio alla Sardegna e a tutti i contribuenti italiani. Costato finora alle casse pubbliche 470 milioni di euro.
E il conto è destinato a salire. Qualche mese fa un collegio arbitrale ha stabilito che la Protezione civile deve risarcire la società Mita Resort, concessionaria delle strutture realizzate fra il 2008 e il 2010 per il G8 fantasma, dei danni subiti. Per l’esattezza, 39 milioni. Quali danni? I «mancati guadagni» causati dal fatto che la bonifica dello specchio di mare destinato agli yacht non è mai stata completata. Niente bonifica, niente barche. Niente barche, niente clienti. Niente clienti, nessun guadagno..