Si alza l’età pensionabile
Di qualche mese, per tutti i lavoratori: si tratta di un adeguamento automatico sulle aspettative di vita, entrerà in vigore nel 2016
Venerdì 20 marzo l’INPS ha pubblicato una circolare applicativa di un decreto ministeriale che allunga di quattro mesi l’età alla quale si potrà usufruire della pensione di vecchiaia: dal gennaio 2016, quando il provvedimento entrerà in vigore, gli uomini potranno andare in pensione a 66 anni e sette mesi e le donne che lavorano nel settore privato a 65 anni e sette mesi. Le lavoratrici autonome, che andavano già in pensione a 64 anni e nove mesi, andranno in pensione ora a 66 anni e un mese. Si allungherà anche la quantità di anni in cui è necessario aver lavorato per ottenere la pensione anticipata, prima che scatti quella di vecchiaia: 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
L’aumento dell’età pensionabile è una decisione che deriva da un provvedimento del 2010, preso dall’allora governo Berlusconi, che rendeva obbligatorio revisionare ogni tre anni l’età della pensione di vecchiaia tenendo conto dell’aumento delle aspettative di vita degli italiani. Dal 2018 entreranno in vigore le nuove regole della riforma Fornero e l’adeguamento dovrà essere fatto ogni due anni. L’età pensionabile era stata adeguata alle nuove aspettative di vita già nel 2013. Con l’aumento deciso per il prossimo gennaio ha portato in tutto ad un innalzamento dell’età pensionabile di sette mesi.