Ora a New York ci sono più Uber che taxi
Lo dicono i dati dell'amministrazione comunale, 14.088 contro 13.587: e nel lungo periodo la città potrebbe perdere introiti
Le automobili di Uber – un servizio di trasporto che è una via di mezzo tra il taxi e il noleggio di macchine private con autista, e si usa con un’app del cellulare – hanno superato a New York il numero di taxi in circolazione. Lo hanno mostrato i dati della New Taxi and Limousine Commission, la commissione comunale che ha il compito di verificare che il servizio mantenga determinati standard e che le licenze siano utilizzate correttamente. Secondo i dati ufficiali ci sono 14.088 macchine Uber contro i 13.587 classici taxi gialli.
Il servizio di Uber è attivo a New York dal maggio del 2011 e si è diffuso in tutti gli Stati Uniti e nel resto del mondo velocemente, non senza proteste e accuse di concorrenza sleale da parte dei tassisti. Il processo si svolge grazie ad un’applicazione per smartphone che invia automaticamente le coordinate GPS del cliente al centralino, che inoltre calcola in anticipo la tariffa della corsa e la addebita poi sulla sua carta di credito. I suoi prezzi competivi e i suoi stipendi, che in certi casi sono più alti di quelli dei tassisti, hanno portato via diversi clienti e autisti anche in una città ricchissima di taxi come New York.
La notizia del sorpasso preoccupa un po’ l’amministrazione di New York, perché gli autisti di Uber al contrario dei taxi non hanno bisogno di licenze e questo potrebbe far diminuire i ricavi della città. Dall’altro lato, però, il servizio di Uber ha permesso a molte persone di trovare una nuova occupazione in anni complicati e ha reso ancora più capillare e variegato il sistema di trasporti della città.