Putin era pronto ad allertare le forze nucleari in Crimea
L'ha detto in un documentario trasmesso dalla tv russa: in precedenza la Russia aveva negato anche solo di essere coinvolta nell'invasione
Durante un documentario trasmesso dalla televisione di stato russa Rossiya-1 sull’annessione della Crimea, il presidente russo Vladimir Putin ha detto di essere stato pronto ad allertare le forze armate che dispongono dell’arsenale nucleare. Il documentario si chiama Il ritorno alla Madrepatria ed è andato in onda domenica: in un trailer diffuso la settimana scorsa, Putin aveva rivelato di aver deciso di annettere la Crimea «il 22 o il 23 febbraio», subito dopo che l’allora presidente ucraino Viktor Yanukovych scappò dal paese in seguito alle manifestazioni contro il governo (la Russia aveva sempre negato di avere avuto un ruolo attivo nell’invasione e annessione della Crimea, cioè prima del referendum). Nel documentario Putin ha spiegato che nella prima fase dell’invasione «non era immediatamente chiara» quale sarebbe stata la reazione della Crimea, e che ha dovuto dare «ordini diretti» al suo esercito. A Putin è stato espressamente chiesto se fosse stato pronto ad allertare le proprie forze nucleari. Putin ha risposto:
«Eravamo pronti a farlo»
L’invasione della Crimea è iniziata il 27 febbraio 2014, quando migliaia di uomini armati hanno occupato le strade, il Parlamento della Crimea e le sedi del governo. Nei giorni successivi l’invasione è continuata praticamente senza combattimenti. Il 16 marzo si è tenuto un referendum non riconosciuto dalla comunità internazionale sull’annessione della Crimea alla Russia. Il 97 per cento dei partecipanti ha votato a favore dell’annessione alla Russia, che è stata ufficializzata il 18 marzo. La Russia possiede circa ottomila testate nucleari.
foto: SERGEI KARPUKHIN/AFP/Getty Images