EXPO 2015, spiegata bene
Mancano meno di 50 giorni, i biglietti sono già in vendita, le strutture sono quasi finite: e quindi è il caso di sapere concretamente che cosa succede a Milano dal primo maggio
di Marta Cantoni – @martolaspis
Dopo anni di discussioni, notizie, inchieste e polemiche, ormai ci siamo: dal primo maggio al 31 ottobre del 2015 la città di Milano ospiterà “l’Esposizione Universale”, cioè l’EXPO 2015. E quindi è il caso di prepararsi: cosa sarà, concretamente? Quanto costano i biglietti per entrare? A che punto sono i lavori? Si pronuncia expo, dall’inglese exposition, oppure expò, con l’accento, dal francese? Di seguito ci sono in fila le risposte a tutte queste domande, a parte l’ultima: non lo sappiamo.
1) Cos’è l’EXPO?
Sarà una grande esposizione: un enorme parco tematico, distribuito su spazi e allestimenti diversi. Il tema è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, quindi cibo ma non solo cibo: ogni paese affronterà il tema a modo suo, creando un’attrazione per i visitatori. È un tema enorme che ha tantissime sfaccettature possibili – dalle abitudini alimentari internazionali alla mancanza di cibo, dall’uso responsabile delle risorse al futuro costruito sull’esperienza, dalla rilevanza simbolica del cibo per la Santa Sede alle discussioni sugli OGM – e tutti i paesi partecipanti mostreranno il meglio delle proprie tecnologie e delle proprie risorse collegate a questo tema. Ma ci sarà anche una parte più “interattiva”, diciamo: i visitatori potranno assaggiare i piatti tipici dei vari paesi, per scoprirne sapori, gusti e tradizioni gastronomiche.
L’assegnazione definitiva dell’EXPO a Milano, che aveva già ospitato un’esposizione universale nel 1906 sul tema dei trasporti, è stata ufficializzata il 31 marzo 2008: l’unica altra città che aveva presentato in tempo la candidatura era stata Smirne (Turchia), con il tema “Nuove strade per un mondo migliore/Salute per tutti”, ma aveva prevalso Milano per 86 voti a 65. La candidatura di Milano fu molto voluta dall’allora sindaco della città, Letizia Moratti. Secondo le previsioni, circa 20 milioni di persone provenienti da tutto il mondo visiteranno l’EXPO: ma sono previsioni, tra non molto sapremo quanto precise.
2) Dov’è? Come ci si arriva? Quando si può visitare?
La prima cosa da dire è che l’EXPO 2015 di Milano si terrà a Milano, ma veramente di poco: l’area scelta per ospitare gli eventi si trova infatti a nordovest di Milano, quasi nel territorio comunale di Rho. La fermata della metro a cui i visitatori arriveranno è a Rho (il nome è stato cambiato in Rho Fiera Expo Milano 2015) poi 200 metri di passeggiata li riporteranno dentro il territorio di Milano. Arrivare alla fiera sarà comunque molto semplice.
Ci sono vari modi per raggiungere la zona, secondo se ci si trova già in città o se si arriva direttamente dall’aeroporto o dalla stazione. Dalla città il modo più facile sarà la metropolitana: bisogna utilizzare la linea 1 (la rossa) e seguire le indicazioni per la stazione di Rho Fiera Milano (occhio: bisogna comprare il biglietto extraurbano, che costa 2,50 euro). L’uscita della metropolitana dista circa 200 metri dall’esposizione, quindi è comodamente raggiungibile a piedi.
Chi arriva da fuori in treno potrà scendere alla stazione Rho Fiera Milano, che durante l’EXPO sarà servita ogni giorno da diciannove treni Frecciarossa, diciotto Frecciabianca, quattro Intercity notte e ventisei treni da e per la Svizzera e la Francia. La stazione dei treni è molto vicina a quella della metropolitana.
Chi arriva direttamente dall’aeroporto – qualsiasi dei tre della zona, Malpensa, Linate e Orio al Serio – può prendere una delle molte navette per raggiungere il centro della città e da lì utilizzare la metropolitana, ma ci saranno anche navette e servizi di trasporto che collegheranno gli aeroporti all’esposizione. In generale l’organizzazione sconsiglia di utilizzare la macchina per evitare code e problemi di viabilità nella zona, ma sono comunque state predisposte delle aree di parcheggio intorno alla fiera.
L’EXPO sarà aperta tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle 10 alle 23.
3) Dentro l’EXPO, cosa c’è?
La zona è grande più di un milione di metri quadri (per i milanesi: più o meno tre volte Parco Sempione) e la sua forma ricorda quella di un’isola. La fiera si svilupperà su due strade ortogonali, chiamate Cardo e Decumano in onore delle due vie perpendicolari che attraversavano un tempo gli accampamenti romani. Il Decumano è la via principale e attraversa tutta l’area dell’EXPO sul lato lungo, da est a ovest, per circa un chilometro e mezzo; il Cardo si interseca perpendicolarmente con il Decumano ed è lungo circa 350 metri.
Nell’intersezione tra le due strade principali si trova la piazza centrale dell’EXPO, Piazza Italia, che rappresenta simbolicamente il luogo in cui l’Italia incontra tutti gli altri paesi del mondo. Ai quattro estremi del Cardo e del Decumano sono situate le strutture più importanti dell’Expo Milano 2015: la Collina Mediterranea, la Lake Arena, l’Open Air Theatre e l’EXPO Centre.
La Collina Mediterranea si trova all’estremità est dell’area EXPO e sarà il punto più adatto per avere una vista panoramica di tutta la zona. È composta da una serie di rampe che portano alla cima, alta circa 12 metri, ed è circondata da varie specie di vegetazione mediterranea.
La Lake Arena si trova all’estremità nord dell’area EXPO ed è una grande distesa di acqua circolare, circondata da gradinate e da una piazza di circa 28mila metri quadri, che la rende lo spazio aperto più grande del sito espositivo. Al centro del bacino d’acqua ci sono un sistema di fontane e “l’Albero della vita”, da cui verranno organizzati giochi d’acqua e fuochi d’artificio, oltre che concerti e spettacoli su piattaforme galleggianti. Questo bacino viene alimentato dal canale Villoresi, un canale di irrigazione che ha origine dal fiume Ticino: l’idea è rievocare le vie d’acqua di Milano, ma ha anche ragioni funzionali perché porterà acqua a tutte le aree verdi dell’EXPO.
L’Open Air Theater si trova all’estremità sud dell’EXPO ed è un grande teatro che verrà utilizzato per ospitare tutti gli eventi più importanti all’aperto, come concerti e cerimonie ufficiali: può ospitare circa 11mila persone tra gradinate e prato, mentre la protezione del palco è dotata di pannelli solari per utilizzare fonti rinnovabili durante gli spettacoli.
L’EXPO Center si trova all’estremità ovest dell’area del sito espositivo e ospiterà i grandi eventi al chiuso della manifestazione. Al suo interno ci sono un Auditorium con 1.500 posti a sedere, che verrà utilizzato per conferenze, workshop e concerti; un’Open Plaza, cioè un’area relax per i visitatori, e un’Area Meeting, che è per lo più composta da sale conferenze.
Ci sono poi quattro aree tematiche – più una che sarà l’unica ospitata in città, alla Triennale di Milano (ci arriviamo) – posizionate in bella vista vicino agli ingressi principali e ad altri punti importanti dell’area: sono spazi dedicati ad approfondimenti sul tema del cibo, attraverso esposizioni, percorsi fisici, educativi e multimediali.
Ci sarà il Padiglione Zero, dedicato a come l’uomo si è procurato il cibo dall’inizio dei tempi fino a oggi e a come farà da qui in avanti; il Future Food District si occuperà della conservazione, della distribuzione, dell’acquisto e del consumo del cibo; il Children Park sarà un’area dedicata ai bambini, con giochi basati sul cibo; infine il Parco della Biodiversità sarà formato da giardini e stanze e cercherà di raccontare le differenze tra i vari sistemi agroalimentari.
Infine ci saranno i padiglioni dei vari paesi partecipanti, l’asse portante della fiera.
4) Cosa ci sarà dentro i padiglioni dei paesi?
Secondo il sito ufficiale dell’EXPO ci saranno 145 paesi partecipanti (che rappresentano il 94 per cento della popolazione mondiale), ma avranno degli spazi anche aziende, organizzazioni internazionali e no profit. I paesi che hanno presentato un progetto specifico sul tema della nutrizione sono 94, mentre hanno aderito tre organizzazioni internazionali: l’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite), l’UE (Unione Europea) e il CERN (Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare). Sono 53 i paesi che hanno deciso di costruire un loro padiglione espositivo – record assoluto di tutte le esposizioni – che avranno un tema personale collegato a quello generale dell’EXPO. Di fatto, ogni paese farà ciò che vorrà col suo padiglione: esporre materiale informativo, proporre (e vendere) cibo, organizzare attività interattive, eventi e mostre.
Gli altri paesi avranno uno spazio all’interno di uno dei nove Cluster tematici: si tratta in pratica di aree comuni che raggruppano i paesi che non avranno un loro padiglione. In passato questi paesi erano messi insieme secondo criteri geografici (tutti gli europei, tutti gli africani, etc) ma stavolta si è deciso di raggruppare i paesi secondo un criterio tematico. I nove temi dei cluster sono: riso, cacao e cioccolato, caffè, frutta e legumi, spezie, cereali e tuberi, bio-mediterraneo, isole mare e cibo, zone aride.
Il Cluster del riso avrà un’ambientazione che ricorda una risaia, con specchi d’acqua e chioschi con varie tipologie di riso (ci sarà anche una mostra fotografica di Gianni Berengo Gardin). Il Cluster del cacao ricorderà una giungla, per far entrare veramente i visitatori nell’ambientazione delle piantagioni delle aree tropicali e subtropicali dove viene coltivato il cacao (ci sarà anche una mostra fotografica di Martin Parr). L’architettura del Cluster del caffè richiama i rami degli alberi sotto i quali crescono le piante di caffè, ed è curato dall’azienda Illy: l’idea è raccontare il prodotto, l’arte e la cultura legate al caffè e l’innovazione futura nel settore (ci sarà anche una mostra fotografica di Sebastião Salgado legata al caffè). Il Cluster di frutta e legumi è costruito per dare la sensazione alle persone di trovarsi in un bosco, con strutture architettoniche che creano giochi di luci e ombre. Ci saranno anche aree coltivate con diverse piante da frutto (ci sarà anche una mostra fotografica di Irene Kung).
Il profumo sarà alla base del Cluster delle spezie, che mostrerà le rotte seguite dagli esploratori che le hanno scoperte e avrà delle aree di degustazione (ci sarà anche una mostra fotografica di Alex Webb). Il Cluster dei cereali e tuberi punta a far capire ai visitatori i vari passaggi della coltivazione, con una grande area dove si potranno assaggiare i piatti tipici dei paesi partecipanti (ci sarà anche una mostra fotografica di Joel Meyerowitz). Il Cluster bio-mediterraneo racconterà la cultura mediterranea e si sviluppa attorno a una grande piazza semicoperta che ospita quattro strutture dedicate alla distribuzione di piatti tipici (ci sarà anche una mostra fotografica di Ferdinando Scianna). Il Cluster isole, mare e cibo avrà un’ambientazione marina e sarà coperto da una struttura in bambù: sulle pareti saranno proiettate frasi di autori famosi, da Omero a Darwin e Melville (ci sarà anche una mostra fotografica di Alessandra Sanguinetti). Il Cluster delle zone aride, infine, farà entrare i visitatori in una specie di finta tempesta di sabbia, con un gran numero di cilindri semitrasparenti che penderanno dal soffitto. Si potranno inoltre comprare prodotti tipici di queste zone, molto difficili da coltivare (ci sarà anche una mostra fotografica di George Steinmetz).
5) E il Padiglione Italia?
Il Padiglione Italia è un padiglione come gli altri, ma per ovvie ragioni sarà più speciale degli altri. Situato a nord dell’esposizione, si trova appena prima della Lake Arena, sul Cardo, che taglia l’area della manifestazione da sud a nord. Sarà composto da un edificio principale – il Palazzo Italia – grande circa 12.000 metri quadri disposti su quattro piani, e da alcuni edifici temporanei che copriranno un’area di altri 13.700 metri quadri. Il Palazzo Italia è stato disegnato e concepito dallo studio Nemesi&Partners S.r.l., insieme a Proger S.p.a. e BMS Progetti S.r.l., ed è considerato un edificio ad alta sostenibilità energetica (utilizza cioè fonti rinnovabili).
I quattro piani del Palazzo rappresentano i quattro “punti di forza” dell’Italia sul tema dell’EXPO e ognuno sarà allestito con sculture, quadri e installazioni. Al primo piano ci sarà un’esposizione sulla “potenza del saper fare”, della creatività, dell’eccellenza e dell’innovazione; al secondo piano “la potenza della bellezza”, il turismo, la qualità della vita e i paesaggi italiani; al terzo piano “la potenza del limite”, quindi la tradizione e la gestione delle risorse alimentari; al quarto piano ci sarà “la potenza del futuro”, sulla biodiversità italiana. Anche se la cosa dovesse annoiarvi, varrà la pena di arrivare in cima all’edificio: c’è una terrazza panoramica da cui si può guardare dall’alto tutta l’area dell’EXPO.
L’Italia sarà presente anche negli spazi espositivi lungo il Cardo, non solo dentro a Palazzo Italia: ogni spazio cercherà di rappresentare una varietà di eccellenza presente nel nostro paese. A nord del Cardo ci saranno attrazioni con prodotti tipici delle regioni italiane – quindi diciamo le materie prime – mentre a sud ci sarà un’esposizione del “Made in Italy” sia nell’alimentazione – quindi il prodotto fatto e finito – sia nella sostenibilità.
6) Ma i lavori sono finiti?
Sul sito ufficiale dell’EXPO si possono seguire i lavori passo per passo: e il sito – al 14 marzo 2015 – dice che soltanto il 9 per cento dei lavori è stato terminato, il 9 per cento è in corso di collaudo, un ulteriore 6 per cento è in corso di verifiche amministrative, un 1 per cento è sospeso e il restante 74 per cento è tuttora in costruzione. Questi numeri però non tengono conto delle strutture quasi completamente ultimate, che vengono ancora calcolate in lavorazione: la società EXPO 2015 dice che a oggi i lavori sono completi in percentuale tra l’85 e il 90 per cento, e conta di arrivare al 1 maggio con soltanto due o tre padiglioni ancora da terminare (e la responsabilità sarebbe dei paesi partecipanti che li stanno costruendo, secondo gli organizzatori).
7) Quanto è costata l’EXPO? Cosa accadrà all’area una volta terminata?
La cifra esatta di quanto sarà costata l’EXPO, una volta terminata, si deve dividere in tre categorie diverse: gli investimenti pubblici, i soldi investiti da aziende private e quelli spesi dai singoli paesi partecipanti per costruire le loro strutture. Gli investimenti pubblici sono stati di circa 1 miliardo e 300 milioni di euro: 833 milioni di euro sono stati stanziati dal governo nazionale, i restanti 467 milioni di euro sono stati messi al 40 per cento dal comune di Milano, al 40 per cento dalla regione Lombardia e al 20 per cento dalla Camera di Commercio. La cifra investita dalle aziende private si aggira intorno ai 370 e i 400 milioni di euro; i paesi partecipanti hanno invece speso in totale circa 1 miliardo di euro.
Una volta terminata la manifestazione, il 31 ottobre 2015, la società EXPO 2015 – che è incaricata di realizzare, organizzare e gestire tutto l’evento – avrà tempo fino al 30 aprile 2016 per liberare l’area da tutte le strutture costruite per l’EXPO. Il terreno sarà poi riconsegnato al legittimo proprietario, cioè Arexpo: una società formata dalla regione Lombardia, dal comune di Milano, dalla Fondazione Fiera Milano e dal comune di Rho, che deciderà in seguito come riutilizzare l’area. Per il momento ci sono molte proposte – e anche polemiche, contro una temuta speculazione edilizia – ma niente di certo.
8) Come si comprano i biglietti?
I prezzi dei biglietti d’ingresso a EXPO 2015 variano a seconda delle fasce d’età e della modalità di entrata. I biglietti si possono comprare direttamente sul sito oppure dai rivenditori autorizzati (il più grande è l’EXPO Gate in piazza Cairoli, a Milano, davanti al Castello Sforzesco). Sul sito il pagamento è per ora previsto soltanto tramite carta di credito, il pagamento tramite Paypal non è accettato. Se pensate di visitare l’esposizione, può essere saggio comprare il biglietto prima dell’inizio dell’Esposizione: fino al 30 aprile è previsto uno sconto del 20 per cento.
Si può scegliere il biglietto per EXPO 2015 con una data fissa o un biglietto per una data aperta, che si può usare quando volete ma che costa un po’ di più. Dai 0 ai 3 anni il biglietto è gratuito ma bisogna ritirarlo comunque fisicamente presso l’EXPO Gate in piazza Cairoli o i rivenditori autorizzati prima dell’ingresso: poiché il biglietto gratuito per i bambini viene stampato con una data fissa, anche i genitori che li accompagnano devono avere il biglietto per la stessa data. La seconda fascia di età va dai 3 ai 13 anni, mentre gli adulti sono dai 14 ai 64 anni. Oltre i 64 anni si viene considerati nella fascia seniores.
Questi sono i prezzi a cui sono disponibili oggi i biglietti per data fissa. Dal primo maggio saranno del 20 per cento più alti:
– Adulti: 27 euro entrata singola, 47 euro entrata per due giorni (per forza consecutivi).
– Senior: 20 euro entrata singola, 34 entrata per due giorni (per forza consecutivi).
– Pacchetto famiglia per un giorno: 1 adulto + 1 bambino 34,50 euro; 2 adulti + 1 bambino 57,50 euro; 1 adulto + 2 bambini 46 euro; 2 adulti + 2 bambini 67 euro.
– Pacchetto famiglia per due giorni: 1 adulto + 1 bambino 62 euro; 2 adulti + 1 bambino 105 euro; 1 adulto + 2 bambini 81 euro; 2 adulti + 2 bambini 124 euro.
Questi sono i prezzi per data aperta (sempre scontati del 20 per cento):
– Adulti: 32 euro entrata singola, 57 euro entrata per due giorni (per forza consecutivi).
– Senior: 25 euro entrata singola, 40 euro entrata per due giorni (per forza consecutivi).
– Pacchetto famiglia per un giorno: 1 adulto + 1 bambino 41 euro; 2 adulti + 1 bambino 69 euro; 1 adulto + 2 bambini 54 euro; 2 adulti + 2 bambini 82 euro.
– Pacchetto famiglia per due giorni: 1 adulto + 1 bambino 76 euro; 2 adulti + 1 bambino 129 euro; 1 adulto + 2 bambini 99 euro; 2 adulti + 2 bambini 152 euro.
Si può anche comprare il biglietto serale, soltanto con data aperta, a 5 euro: varrà dalle ore 19 alle 23, orario di chiusura dell’EXPO. Sono disponibili anche sconti per gli studenti, ma quei biglietti scontati non si possono comprare online: sarà infatti necessario fornire un documento che attesti la qualifica di studente (e avere fra i 14 e i 25 anni nel giorno della visita).
Il biglietto di ingresso permetterà ai visitatori di accedere a tutti i padiglioni e a molti degli eventi in programma sia di giorno che di sera: l’unica eccezione attualmente è lo spettacolo “Allavita!” del Cirque du Soleil, che si terrà presso l’Open Air Theatre tutti i giorni dal mercoledì alla domenica da maggio ad agosto e per cui i biglietti vanno acquistati a parte. Il biglietto dell’EXPO varrà anche per un ingresso gratuito alla Triennale di Milano – Arts & Foods, l’unica area tematica legata all’EXPO realizzata a Milano e non alla fiera: rimarrà aperta dal 9 aprile fino al primo di novembre 2015 e tratterà le relazioni tra arte e cibo dal 1851 – data della prima EXPO di Londra – a oggi.
Anche se avete comprato un biglietto con data aperta, è consigliato qualche giorno prima andare sul sito e indicare il giorno in cui si vuole visitare l’EXPO (si può fare una volta sola, e una volta fatto non si può cambiare). Questo perché c’è un limite massimo di ingressi giornalieri – 250mila persone – e se andate senza aver confermato la data rischiate di rimanere fuori.
9) Ci sarà un’inaugurazione?
Non ci sarà un’inaugurazione: ce ne saranno due. Il 30 aprile 2015 si terrà un’inaugurazione in Piazza Duomo a Milano, mentre l’1 maggio 2015 – data di apertura della manifestazione – ci sarà quella ufficiale del sito espositivo, con il “taglio del nastro”, il presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio, eccetera. Per l’inaugurazione generale del 30 aprile è stata organizzata nel pomeriggio, prima dello spettacolo di apertura in Duomo, una sfilata di Giorgio Armani al teatro di via Bergognone, a Milano, con le sue opere storiche e gli abiti più belli creati in quarant’anni di attività. In piazza Duomo ci sarà un concerto con Andrea Bocelli – autore anche dell’inno dell’EXPO, intitolato “La forza del sorriso” – affiancato dall’Orchestra e dal Coro del Teatro alla Scala e da altri ospiti nazionali e internazionali la cui lista non è stata ancora resa nota. L’evento sarà trasmesso in diretta su Rai Uno.
10) Gli eventi intorno ad EXPO 2015
A parte gli eventi ufficiali, durante i mesi di EXPO ci saranno feste, mostre, concerti, esibizioni artistiche ed eventi che prenderanno spunto dall’esposizione. Sul sito ufficiale c’è un calendario degli eventi organizzati per presentare in anticipo padiglioni e notizie, mentre quello degli eventi che ci saranno in EXPO non è ancora disponibile (lo sarà verso fine marzo). Occhio: gli eventi previsti all’Open Air Theater saranno rinviati in caso di pioggia. Nel caso dello spettacolo del Cirque du soleil, l’unico a pagamento nell’Open Air Theater, i biglietti saranno eventualmente rimborsati. In generale in città ci saranno molti eventi indipendenti e secondari: una specie di sei mesi di EXPO nell’EXPO in città, almeno nelle speranze degli organizzatori.
foto: una parte del cantiere di EXPO 2015 (AP Photo/Luca Bruno)