I Paesi Bassi devono risarcire 9 vedove indonesiane per crimini di guerra
Lo ha deciso il Tribunale dell'Aia, la sentenza riguarda eventi accaduti più di 70 anni fa durante la guerra di indipendenza indonesiana
Una sentenza del Tribunale dell’Aia ha stabilito che i Paesi Bassi dovranno risarcire nove donne indonesiane i cui mariti furono uccisi negli anni Quaranta durante la guerra di indipendenza dell’Indonesia. La decisione – presa mercoledì 11 marzo – si riferisce alla ingiusta condanna a morte dei nove uomini, avvenuta in assenza di un regolare processo. Così come le vedove, anche i figli degli uomini uccisi avranno diritto a un risarcimento monetario dal valore ancora da stabilire.
La guerra di indipendenza indonesiana, iniziata nel 1945 e terminata il 27 dicembre 1949, ha posto fine al dominio dei Paesi Bassi sullo stato del sud-est asiatico, cominciato nel sedicesimo secolo con i primi insediamenti a Giava, la più popolosa isola indonesiana, della Compagnia Olandese delle Indie Orientali. Nel 1826, al fallimento della Compagnia, l’attuale Indonesia passò sotto il diretto controllo del governo olandese. Durante la Seconda guerra mondiale l’arcipelago indonesiano fu occupato dall’esercito giapponese, alleato della Germania nazista. Oggi l’Indonesia è una repubblica presidenziale, il quarto paese più popoloso al mondo e il primo paese per numero di cittadini mussulmani.
La decisione del tribunale dell’Aia – presa respingendo la richiesta dei Paesi Bassi di prescrizione – segue quella simile del settembre del 2011. Il 9 dicembre 2011 il governo olandese si scusò ufficialmente con i parenti delle vittime in occasione delle commemorazioni dell’anniversario massacro nel villaggio di Rawagede, in cui nel 1947 l’esercito olandese uccise oltre 400 indonesiani. Quel giorno l’allora ambasciatore olandese in Indonesia, Tjeerd de Zwaan, disse: «oggi ricordiamo i membri delle vostre famiglie e gli abitanti di questo villaggio che 64 anni fa morirono per mano dell’esercito olandese. A nome del mio governo, vi chiedo scusa per quella tragedia».
I Paesi Bassi non hanno mai perseguito alcun soldato per il massacro di Rawagede, nonostante le Nazioni Unite già nel 1948 avessero condannato l’attacco come “crudele e premeditato”. Nel 1968 un rapporto olandese riconobbe che in Indonesia era stata usata “eccessiva violenza”, però sostenne che le azioni dell’esercito erano spesso istigate dalle strategie di guerriglia e dagli attacchi terroristici dei ribelli.
Foto: Vedove indonesiane di uomini uccisi durante il massacro di Rawagede, nell’isola di Giava. (Achmad Ibrahim/AP Photo)