In Irlanda molte droghe sono diventate legali per un giorno
Una sentenza ha dichiarato incostituzionale parte della legge che ne regolamenta il possesso: entro stasera il Parlamento ci metterà una pezza
Da quasi un giorno in Irlanda sono temporaneamente legali numerose sostanze stupefacenti basate sul metilmetcatinone, una droga sintetica utilizzata nell’ecstasy, nei funghi magici e in altri prodotti. Il possesso della sostanza è diventato lecito in seguito a una sentenza della Corte d’Appello dell’Irlanda pronunciata martedì 10 marzo, secondo cui parte del Misuse Act – una legge del 1977 per il controllo delle sostanze stupefacenti – è incostituzionale perché alcune sue successive modifiche furono introdotte dal governo senza un regolare processo di revisione da parte del Parlamento. Alcune delle norme sono di conseguenza decadute, costringendo governo e Parlamento ad avviare un processo di emergenza per riempire il vuoto legislativo. La Camera ha già votato il nuovo provvedimento martedì sera, entro la fine di oggi farà altrettanto il Senato e la legge sarà in seguito promulgata.
Fino all’approvazione definitiva, tecnicamente in Irlanda si possono possedere diversi tipi di sostanze stupefacenti basate sul metilmetcatinone. Il ministro della Salute, Leo Varadkar, ha spiegato che le conseguenze giuridiche sono comunque limitate. Le condanne già emesse per il possesso di sostanze stupefacenti non saranno riviste e la decisione della Corte d’Appello riguarda quindi solo i casi ancora in fase di giudizio. Varadkar ha ricordato che sebbene il possesso di diverse droghe sia temporaneamente lecito, continua a essere illegale la vendita, la fornitura e l’esportazione di queste sostanze; molte droghe restano comunque illegali, perché ci sono altre leggi che si occupano in modo più specifico di altri principi attivi.
La Corte d’Appello ha raggiunto la sua decisione dopo avere valutato il ricorso di Stanislav Bederev, accusato del possesso di sostanze a base di metilmetcatinone, droga sintetica inserita nelle liste delle sostanze vietate nel 2010. Il caso risale al 2012, quando Bederev portò il caso all’attenzione della Corte confidando in questo modo di fermare il processo contro di lui, sostenendo che l’aggiunta delle nuove sostanze alla legge del 1977 fosse stata eseguita dal governo in modo incostituzionale, senza consultare il Parlamento.