Il giro del mondo su un aereo solare
"Solar Impulse 2" è partito da Abu Dhabi per fare una traversata di 35mila chilometri e stabilire un nuovo record: saranno necessari cinque mesi e non sarà per niente facile
Solar Impulse 2, un aeroplano ultraleggero alimentato a energia solare, è decollato alle 7:12 di lunedì (le 4:12 in Italia) da Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi Uniti, per compiere il giro del mondo nei prossimi cinque mesi, un record mai tentato prima con un mezzo di trasporto aereo alimentato grazie al Sole. L’aeroplano è pilotato da André Borschberg, tra i promotori del progetto che è stato portato avanti dal Politecnico Federale di Losanna in Svizzera. Con lui c’è Bertrand Piccard, che si alternerà al pilotaggio. Il piano di volo prevede numerose tappe in giro per il mondo, dove Solar Impulse 2 potrà essere sottoposto alla manutenzione necessaria per mantenere in buono stato tutti i suoi strumenti. Le tappe più lunghe riguarderanno l’attraversamento dell’oceano Atlantico e di quello Pacifico.
35mila chilometri
La prima parte del viaggio, quella iniziata oggi, prevede uno spostamento da Abu Dhabi all’Oman per un totale di circa 400 chilometri. Solar Impulse 2 dovrebbe compiere il trasferimento inaugurale in circa 12 ore. Il sito dell’iniziativa mostra dove si trova l’aeroplano e offre altre informazioni sul suo stato. Nei prossimi cinque mesi l’aereo compirà in tutto circa 35mila chilometri intorno al mondo, con tappe tra India, Cina, Stati Uniti, Europa e Nordafrica.
Aereo a energia solare
Il primo modello di Solar Impulse fece il suo volo inaugurale nel 2003 e da allora i sistemi di bordo sono stati migliorati, soprattutto per garantire maggiore autonomia. Da allora l’aeroplano a energia solare ha battuto diversi record: nel 2013 ha per esempio attraversato per la prima volta gli Stati Uniti. Ma per realizzare la traversata del mondo è stato necessario realizzare un aereo più grande e in grado di affrontare meglio le lunghe distanze. Solar Impulse 2 ha un’apertura alare di 72 metri e proprio sulle sue ali sono collocate circa 17mila celle solari, che convertono l’energia della luce solare direttamente in elettricità grazie all’effetto fotovoltaico. I pannelli alimentano quattro motori elettrici a elica esterna, con una lunghezza delle pale di circa 4 metri. L’aeroplano viaggia a una velocità di crociera intorno ai 70 km orari (ma molto dipende da altre variabili, come per esempio il vento contrario) e pesa nel complesso 2,3 tonnellate. Benché la sua cabina sia estremamente più piccola, nel complesso Solar Impulse 2 è più largo di Boeing 747.
Non tutta l’energia prodotta dai pannelli solari sulle ali dell’aeroplano viene utilizzata immediatamente. In parte viene indirizzata verso una serie di batterie ad alta efficienza, in modo da avere una riserva di energia quando la luce è scarsa o assente durante i voli in notturna. La presenza delle batterie è fondamentale per quando Solar Impulse 2 dovrà compiere le traversate del Pacifico e dell’Atlantico. L’aereo non va molto veloce e saranno quindi necessari diversi giorni di volo ininterrotto per attraversare gli oceani.
Oceani
I due piloti dovranno convivere in una cabina di pilotaggio che ha un volume complessivo di meno di 4 metri cubi, e dovranno fare turni molto lunghi per tenere sempre sotto controllo la strumentazione. Borschberg e Piccard si sono allenati per mesi all’impresa, accumulando molte ore di preparazione in un simulatore di volo. Il primo dice che proverà a mantenere la concentrazione e a riposarsi con la meditazione e lo yoga, mentre Piccard ha spiegato che userà diverse tecniche per rimanere concentrato, compresa l’autoipnosi.
La lunga durata dell’iniziativa, cinque mesi, non è solo dovuta alla bassa velocità cui viaggia Solar Impulse 2 rispetto ad altri tipi di aeroplano. Le varie tappe potranno essere compiute solo quando si presentano condizioni meteo favorevoli, quindi in alcuni casi l’aereo solare potrebbe rimanere a terra per settimane prima che si presenti l’occasione giusta. L’incognita più grande rimane comunque la traversata del Pacifico e poi dell’Atlantico: il meteo sugli oceani cambia molto rapidamente, e nel bel mezzo delle traversate l’equipaggio non avrà molte possibilità di intervenire per evitare il brutto tempo. Se qualcosa dovesse andare storto, è previsto che l’aereo possa ammarare e attendere l’arrivo di soccorsi per recuperare i due piloti.
Borschberg è un ingegnere ed ex pilota dell’aeronautica, ma si è fatto conoscere soprattutto negli ambienti dei fondi di investimento per le startup su Internet. Piccard ha realizzato diverse imprese con palloni aerostatici, compreso un giro del mondo nel 1999. È noto anche grazie al padre Jacques, che fu il primo uomo a raggiungere il fondo della Fossa delle Marianne, il punto più profondo del Pacifico. E Auguste Piccard, il nonno del Piccard ora in volo sull’aeroplano solare, fu il primo a portare un pallone aerostatico nella stratosfera nei primi anni Trenta del Novecento.
Fondi
Negli ultimi anni i progetti legati a Solar Impulse si sono mantenuti grazie a diversi finanziamenti da parte di privati come Solvay, Omega, Swisscom e Deutsche Bank. Anche la Commissione Europea ha collaborato dando il proprio patrocinio per l’iniziativa. A ogni tappa del loro viaggio, quelli di Solar Impulse 2 porteranno avanti campagne per sensibilizzare sui temi dell’inquinamento e sulla possibilità di utilizzare forme di energia alternativa, come quella solare, per ridurre le emissioni inquinanti nell’atmosfera. Per ora l’utilizzo di pannelli solari al posto dei combustibili tradizionali per il trasporto aereo è ancora impensabile, ma sia Boeing sia Airbus – i due principali costruttori di aeroplani al mondo – sono al lavoro da tempo per realizzare aerei con materiali più leggeri e che consumano meno, impiegando anche le celle solari per produrre energia per i sistemi di bordo senza usare i combustibili fossili.