Il Parlamento britannico dovrà trasferirsi?
Lo storico Palazzo di Westminster a Londra è soggetto a crolli e allagamenti: dovrà essere restaurato nei prossimi dieci anni, altrimenti dovrà spostarsi altrove
L’Economist ha raccontato i problemi del Palazzo di Westminster, sede delle due camere del Parlamento britannico, che secondo una recente relazione del presidente della Camera dei comuni John Bercow ha bisogno urgente di alcune ristrutturazioni da 4,1 miliardi di euro. Il Palazzo di Westminster si trova nel centro di Londra e la sua parte più antica è stata costruita alla fine dell’XI secolo. Nonostante già in passato abbia subito diverse ricostruzioni – la più importante fra il 1840 e il 1870 in seguito a un incendio del 1834 – Westminster «è soggetto ad allagamenti e crolli, e al suo interno contiene anche dell’amianto», dice il Guardian (un giornalista sempre del Guardian ha raccontato che una volta dentro a Westminster ha ucciso con una pinzatrice un topo che si aggirava sulla scrivania di un suo collega).
In una relazione pronunciata lunedì scorso, Bercow ha detto: «a meno che siano effettuate restaurazioni di altissima qualità e venga spesa una quantità non indifferente di denaro, nel giro dei prossimi dieci anni potremmo arrivare a quella conclusione». Il Parlamento dovrebbe prendere una decisione su Westminster appena dopo le elezioni politiche, che nel Regno Unito si terranno il 7 maggio.
L’Economist ha scritto che uno dei maggiori problemi della questione è la riluttanza dei parlamentari britannici a considerare di «allontanarsi dalle sedi dei ministeri, dagli studi televisivi e da un piatto decente di spaghetti alle vongole». Non è nemmeno chiaro se Westminster possa essere abbandonato solo temporaneamente, di modo da consentire un adeguato restauro, oppure in maniera definitiva. L’Economist suggerisce che quest’ultima «non sarebbe una cattiva idea»: fra l’altro, una parte consistente dell’attività del Parlamento si è trasferita da anni a Portcullis House, un palazzo poco distante inaugurato nel 2001 che contiene molti uffici di parlamentari:
Westminster è poco funzionale al suo utilizzo: nessuna riparazione renderà la Camera dei comuni, per esempio, abbastanza ampia da far sedere tutti i parlamentari. E non rimuoverà nemmeno quell’atmosfera stantia tipica del palazzo che lo rende più simile a un albergo di campagna di fascia media piuttosto che a un moderno centro dove si esercita la democrazia.
Nel caso si decidesse per il trasferimento, bisognerebbe stabilire in quale città insediare il Parlamento e cosa fare di Westminster. Alcuni hanno proposto di spostare le due Camere in una delle città industriali del nord, oppure – ma l’Economist definisce questa ipotesi come «inverosimile» – di costruire appositamente una nuova piccola città, alla stregua di Washington o Brasilia. Per quanto riguarda il palazzo, l’associazione per il diritto alla casa Generation Rent ha commissionato un progetto piuttosto improbabile per trasformarlo in un piccolo quartiere con 364 appartamenti a basso prezzo, una piscina e una biblioteca. In molti pensano invece che dovrebbe essere trasformato in un museo.
foto: Jordan Mansfield/Getty Images