La sonda Dawn ha raggiunto Cerere

È la prima a entrare nell'orbita di un pianeta nano, a oltre 500 milioni di chilometri da noi: raccoglierà dati per capire meglio come si formò il Sistema Solare

Dawn, la sonda spaziale della NASA lanciata dalla Terra nel 2007, oggi è entrata per la prima volta nell’orbita di Cerere, il pianeta nano che si trova nella fascia principale degli asteroidi, l’area del Sistema Solare tra le orbite di Marte e di Giove. La manovra è avvenuta intorno alle 13, ora italiana, ma solo nel primo pomeriggio si è saputo che tutto era andato secondo i piani.

La missione, cui hanno contributo diversi paesi Italia compresa, è stata organizzata per approfondire le conoscenze degli astronomi sul modo in cui si formò il Sistema Solare, e al tempo stesso per testare le strumentazioni a bordo della sonda in vista di missioni future, come il propulsore ionico (che la fa muovere creando una spinta a partire dall’accelerazione degli ioni). La spinta è inferiore rispetto ai razzi convenzionali ma permette di risparmiare risorse ed è quindi adatta per missioni spaziali verso corpi celesti molto distanti: Cerere si trova a oltre 500 milioni di chilometri dalla Terra.

Cerere
Cerere è l’asteroide più massiccio della fascia principale: fu scoperto dall’italiano Giuseppe Piazzi ai primi dell’Ottocento e per lungo tempo fu considerato l’ottavo pianeta del Sistema Solare. Le sue caratteristiche furono discusse a lungo, con diverse diatribe all’interno della comunità scientifica sulla sua classe di appartenenza: dal 2006 è considerato un pianeta nano, come Plutone.

Cerere ha un diametro intorno ai 950 chilometri e da solo costituisce quasi un terzo di tutta la massa di asteroidi della fascia principale, anche se ci sono asteroidi con dimensioni più grandi delle sue. A differenza delle rocce che ha intorno, Cerere ha una forma sferica piuttosto regolare e si suppone che la sua superficie sia costituita da ghiaccio d’acqua e diversi tipi di roccia. Gli astronomi ipotizzano inoltre che al di sotto della sua crosta ghiacciata possa esserci un oceano di acqua liquida. Dawn ha il compito di fotografare Cerere e di compiere diverse misurazioni con i suoi strumenti per trovare dati a conferma delle teorie formulate fino a ora sul pianeta nano.

Vesta
Prima di raggiungere Cerere, Dawn ha fatto una tappa dalle parti di Vesta, un altro grande asteroide della fascia principale con un diametro intorno ai 530 chilometri. Vesta ha una superficie particolare che lo rende l’asteroide più luminoso, tanto da essere talvolta visibile a occhio nudo anche dalla Terra. Ha caratteristiche molto diverse da quelle di Cerere, cosa che probabilmente indica la loro formazione in regioni diverse del Sistema Solare. Cerere si formò in un punto freddo e più “umido”, da qui le ipotesi sul suo oceano, mentre Vesta in una zona più asciutta e calda.

vesta

Missione Dawn
La missione di Dawn è iniziata nel 2007, quando fu lanciata e indirizzata verso Marte per sfruttare la spinta gravitazione della sua orbita, ottenendo la spinta necessaria per raggiungere nel luglio del 2011 Vesta. L’avvicinamento fu complicato da un guasto a uno dei tre motori della sonda, che fu poi risolto con un riavvio delle strumentazioni. Dopo avere viaggiato per oltre 2,8 miliardi di chilometri (il tragitto, sfruttando le spinte gravitazionali di altri pianeti, è molto tortuoso) Dawn raggiunse Vesta e vi orbitò intorno per alcuni giorni in modo da mapparne la superficie e raccogliere diversi dati sulle sue caratteristiche. La sonda ha fotografato il 90 per cento circa della superficie dell’asteroide, immagini che sono state poi trasmesse sulla Terra.

Raggiungendo Cerere, Dawn è diventata la prima sonda nella storia a orbitare intorno a un pianeta nano, e sarà la prima a orbitare intorno a due diversi corpi celesti oltre il sistema Terra-Luna. Record a parte, che comunque fanno sempre piacere, la missione costituisce una grande opportunità per capire come si formò il nostro Sistema Solare. Secondo le teorie più accreditate, Cerere e Vesta erano sulla buona strada per continuare ad accrescere le loro dimensioni, ma a un certo punto si mise di mezzo Giove con l’enorme massa a turbare gli equilibri gravitazionali, e i due asteroidi rimasero più o meno come li possiamo osservare oggi.

Dawn non si è messa subito al lavoro dopo essersi inserita nell’orbita di Cerere: dovrà seguire una spirale di avvicinamenti e sarà pronta per avviare le rilevazioni il prossimo 23 aprile. Resterà a orbitare intorno al pianeta nano per 16 mesi, avvicinandosi fino a 378 chilometri dalla superficie. La missione si concluderà nel giugno del 2016. E per allora i ricercatori confidano di ottenere dati a sufficienza per capire meglio come si formarono i pianeti e di conseguenza tutto il resto, il Post compreso.