Renato Accorinti, sindaco di Messina, non è stato fatto entrare all’Assemblea regionale siciliana perché non indossava la cravatta
Renato Accorinti, sindaco di Messina dal giugno 2013, era stato invitato a partecipare all’Assemblea regionale siciliana al Palazzo dei Normanni di Palermo. Accorinti, tuttavia, non è riuscito a partecipare alla seduta: non gli è stato permesso di entrare nel palazzo perché non indossava la cravatta. Prima di essere eletto sindaco, Accorinti, 60 anni, è stato attivista per i diritti umani, nel movimento ambientalista e nella lotta alla mafia.
Fuori da palazzo dei Normanni perché non indossa la cravatta. È accaduto a Renato Accorinti, primo cittadino di Messina, convocato all’Assemblea regionale per discutere di alcuni temi che riguardano la città dello Stretto. «È incredibile che nel 2015 un sindaco, che rappresenta la terza città della Sicilia e 250mila abitanti non venga fatto entrare all’Ars, solo perché non indossa la cravatta. Sono stato convocato per discutere di problemi importanti che riguardano i trasporti di un’ampia comunità e guardano solo il mio abbigliamento?», si chiede.
Il suo stile informale, spiega Accorinti, finora non gli ha causato problemi del genere. «Questi atteggiamenti razzisti esistono solo all’Ars – sbotta – Sono andato a parlare con Matteo Renzi e il Papa, domani sarò dal ministro Maurizio Lupi con il quale già mi sono incontrato e nessuno mi ha fatto mai problemi». E, continua il sindaco, «è assurdo giudicare una persona per come si veste, perché ha un tatuaggio, un orecchino o perché ha una determinata fede o tendenza sessuale. È veramente incredibile quello che mi è successo, se veniva uno sceicco o Alexis Tsipras, che non indossa la cravatta, che facevano? Non permettevano loro di entrare? Penso proprio di no».
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nella foto: Renato Accorinti, il 26 febbraio 2014 (Andrea Di Grazia/Lapresse)