Il ritrovamento della Musashi
Paul Allen, il cofondatore di Microsoft, ha trovato dopo 8 anni di ricerche la grande nave da battaglia giapponese affondata nella Seconda guerra mondiale nel mare delle Filippine
Paul Allen, conosciuto soprattutto per essere stato il cofondatore di Microsoft con Bill Gates nel 1975, ha annunciato di avere scoperto il luogo in cui si trova il relitto della Musashi, la nave da battaglia della marina imperiale del Giappone, una delle più grandi mai costruite nella storia delle navi da combattimento. Affondata nella Seconda guerra mondiale dagli statunitensi durante la battaglia del golfo di Leyte, nel mare delle Filippine, la Musashi si trova da circa 70 anni sul fondale e finora non era stato possibile rintracciare con certezza la sua posizione, nonostante in passato fossero state raccolte numerose testimonianze sulla sua fine durante la battaglia.
Musashi
La Musashi fu varata nell’agosto del 1942 ed era enorme: aveva una stazza di 73mila tonnellate a pieno carico e una lunghezza complessiva di 263 metri. Aveva 9 cannoni da 460 millimetri, 12 da 155 millimetri e 12 da 127 millimetri al momento del varo, poi la sua configurazione fu modificata con l’aggiunta di sistemi antiaerei più efficaci. Fu costruita in segreto a Nagasaki usando diverse soluzioni per mascherare il cantiere, in modo che gli Alleati non scoprissero che il Giappone si stava dotando di una nuova nave da guerra e con quelle dimensioni. Dopo il varo fu diretta nell’arcipelago di Truk (ora Chuuk, uno degli stati federati della Micronesia), la principale base dell’impero del Giappone nel sud del Pacifico. Per un paio di anni non fu utilizzata in grandi battaglie, ma nell’ottobre del 1944 divenne una delle principali risorse nella battaglia del golfo di Leyte. Il 24 ottobre fu attaccata da aerei statunitensi e in seguito dalle navi degli alleati, che la centrarono in diverse ondate con 17 bombe e 20 siluri. La nave si rovesciò e finì sott’acqua: si stima morirono circa 1000 delle 2.399 persone a bordo.
Ricerche e scoperta
Allen era da anni alla ricerca della Musashi e aveva condotto diverse esplorazioni nella zona con il suo yacht Octopus, che è dotato di diverse strumentazioni per scandagliare i fondali marini e rilevare la presenza di relitti. Le testimonianze raccolte dopo la battaglia di Leyte e diversi documenti hanno permesso al team di ricerca di concentrare le loro operazioni in un tratto di mare, dove alla fine è stata trovata la nave il primo marzo scorso.
In seguito alla scoperta Allen ha detto che “già in giovane età ero affascinato dalla storia della Seconda guerra mondiale, ispirato da mio padre che aveva prestato servizio nell’esercito degli Stati Uniti. La Musashi è una meraviglia dell’ingegneria e, da ingegnere dentro, so apprezzare molto la tecnologia e gli sforzi che furono profusi per la sua realizzazione. Sono onorato di avere avuto un ruolo nel ritrovamento di questo vascello chiave nella storia navale e di potere al tempo stesso onorare il coraggio di quegli uomini che prestarono il loro servizio a bordo”.
Allen e il suo gruppo di ricerca hanno annunciato che collaboreranno con il governo giapponese per quanto riguarda le prossime decisioni da assumere sulla Musashi. Per ora il relitto non sarà comunque spostato, ma saranno avviate esplorazioni dei suoi ambienti. Il governo giapponese non ha ancora formalmente riconosciuto la scoperta.