Che valore giuridico ha il tweet di un ministro?
La complicata vicenda della risistemazione di una piazza a La Spezia e di un tweet dell'allora ministro Massimo Bray sul tema ha portato a una insolita sentenza del Consiglio di Stato
A La Spezia, in Liguria, nel 2012 era stato approvato un progetto per la risistemazione di piazza Verdi, con un nuovo arredo urbano progettato dall’artista francese Daniel Buren, famoso per i suoi interventi al Palais Royal di Parigi. La Soprintendenza diede parere positivo ai lavori, poi Vittorio Sgarbi in televisione criticò duramente l’intervento urbanistico, interpellando l’allora ministro per i Beni culturali Massimo Bray, che disse con un tweet di volere chiedere al Comune di sospendere i lavori in attesa di una valutazione del suo ministero. Pochi giorni dopo la Soprintendenza cambiò parere e bloccò i lavori. Un articolo della Stampa spiega la sentenza del Consiglio di Stato, che ha dovuto decidere sul valore giuridico del tweet, in seguito ai ricorsi presentati dal Comune.
Per la prima volta un’alta corte di giustizia s’è incaricata di stabilire il valore giuridico di un tweet di un ministro. È accaduto davanti al Consiglio di Stato, chiamato a pronunciarsi sulla controversa risistemazione di piazza Verdi a La Spezia. La vicenda ha diviso per cinque anni Comune a guida Pd e associazioni ambientaliste. Il primo, promotore di un progetto da 3 milioni di euro per un nuovo arredo urbano post moderno nella storica piazza, affidato all’artista francese Daniel Buren, famoso per le «colonne» al Palais Royal di Parigi; le seconde contrarie, sia per lo stravolgimento dell’impianto urbanistico, sia per l’abbattimento di dieci pini marittimi.
In un primo momento, la soprintendenza aveva dato parere favorevole allo sventramento della piazza. Poi Vittorio Sgarbi aveva sollevato la polemica in tv, a modo suo, definendo il sindaco «un vandalo» per aver spiantato «un bellissimo gruppo di alberi del 1930» da sostituire con «archetti di cemento armato colorato» progettati «da un incapace che ha distrutto Parigi».
Interpellato dal critico d’arte, l’allora ministro per i Beni culturali Massimo Bray era intervenuto con un tweet che sconfessava la locale soprintendenza: «Al Comune di La Spezia sarà richiesto di sospendere l’avvio dei lavori di Piazza Verdi perché il progetto sia verificato dal MiBac». Pochi giorni dopo la soprintendenza, con una retromarcia rispetto al suo parere precedente, bloccava i lavori.