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  • Martedì 24 febbraio 2015

Tutto su Juventus-Borussia Dortmund

Un po' di storie e le probabili formazioni sugli ottavi di finale dell'unica squadra italiana rimasta in Champions League: si gioca stasera

Juventus' Argentinian forward Alberto Carlos Tevez takes part in a training session on the eve of the UEFA Champions League round of 16 first leg match football match Juventus vs Borussia Dortmund on February 23, 2015 at the Juventus Training Center in Vinovo, near Turin. AFP PHOTO / MARCO BERTORELLO (Photo credit should read MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images)
Juventus' Argentinian forward Alberto Carlos Tevez takes part in a training session on the eve of the UEFA Champions League round of 16 first leg match football match Juventus vs Borussia Dortmund on February 23, 2015 at the Juventus Training Center in Vinovo, near Turin. AFP PHOTO / MARCO BERTORELLO (Photo credit should read MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images)

Juventus e Borussia Dortmund giocheranno stasera alle 20.45, a Torino, la partita di andata degli ottavi di finale di Champions League, il torneo più importante per squadre europee di club. La Juventus si è qualificata agli ottavi arrivando seconda nel girone A, dietro all’Atletico Madrid; il Borussia Dortmund, una delle squadre tedesche più forti degli ultimi anni, ha invece vinto il girone D arrivando prima dell’Arsenal (qui l’elenco delle altre partite degli ottavi di finale). L’arbitro della partita di stasera sarà il 37enne spagnolo Antonio Mateu Lahoz, che dirige incontri internazionali dal 2011. La partita di ritorno si giocherà mercoledì 18 marzo allo storico Westflenstadion di Dortmund, la cui curva sud – il cosiddetto “muro giallo” – è la curva più grande e famosa al mondo.

La Juventus è la squadra più forte del campionato italiano, ma da anni ha difficoltà ad ottenere buoni risultati in Champions League: nelle ultime sette stagioni, da quando cioè è tornata in Serie A, ha passato solo due volte la fase a gironi della Champions League, senza mai andare oltre i quarti di finale. Il Borussia Dortmund è invece una delle squadre più forti in Europa degli ultimi anni, sebbene stia passando una stagione molto complicata: a un certo punto, a inizio dicembre, era persino ultima nel campionato tedesco (che ha vinto due volte fra il 2010 e il 2012), con meno punti di quelli che aveva ottenuto nelle cinque partite del girone di Champions. Sebbene negli ultimi temi il Borussia si sia leggermente ripreso (in Bundesliga vince da tre partite consecutive), è la Juventus a essere considerata favorita: da alcuni mesi l’allenatore Massimiliano Allegri pratica un sistema di gioco, il 4-3-1-2, che ha permesso alla squadra di essere ancora più compatta ed efficace degli anni scorsi. In campionato ha perso una sola volta e ha subito 13 gol in 24 partite.

I quarti di finale di Champions League si giocheranno fra il 14 e il 22 aprile (il sorteggio relativo si terrà il 20 marzo). La finale è in programma per il 6 giugno all’Olympiastadion di Berlino. Juve e Borussia, fra l’altro, si sono già incontrate in una bella finale di Champions League del 1997 (vinta dal Borussia).

Come ci arriva la Juventus

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Molto bene. In Serie A, grazie al momento difficile della Roma seconda in classifica, è prima con un vantaggio di nove punti. Ha anche il miglior attacco e la miglior difesa del campionato. L’attaccante Carlitos Tevez è il capocannoniere della Serie A con 14 gol. Si è sbloccato anche l’acquisto più costoso del mercato estivo, il 22enne attaccante spagnolo Álvaro Morata, che ha realizzato due gol e due assist nelle ultime tre partite (in cui la Juventus ha battuto il Milan e l’Atalanta e pareggiato col Cesena). La Juventus è messa bene anche dal punto di vista fisico: a parte il centrocampista Kwadwo Asamoah e il difensore Andrea Barzagli (che sta recuperando da un grave infortunio), nessuno dei suoi potenziali titolari è infortunato.

E il Borussia Dortmund?
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Della brutta stagione del Borussia Dortmund, squadra che da anni gioca un calcio spesso spettacolare ed efficace, si parla molto dall’inizio della stagione. La squadra è allenata dal 2008 dal preparatissimo e un po’ matto Jürgen Klopp, e nell’ultimo mercato estivo ha cambiato solo uno fra i titolari, l’attaccante Robert Lewandowki. Eppure è 12esima a quattro punti dal penultimo posto, che vale la retrocessione in Bundesliga 2.

Per molti le ragioni di questo calo hanno a che fare con il fatto che molti avversari abbiano ormai capito come giocare contro il Borussia, che da anni usa un 4-2-3-1 un po’ sbilanciato in avanti, e dal fatto che già nelle prime partite la squadra aveva perso l’atteggiamento aggressivo degli anni scorsi: in dicembre lo Spiegel aveva scritto che era come se «l’autostima della squadra sparisca dopo il calcio d’inizio». Il 4 febbraio il Borussia ha perso 1-0 in casa contro l’Augsburg, una squadra di bassa classifica. Alla fine della partita il portiere e il capitano del Borussia Dortmund Roman Weidenfeller e Mats Hummels sono andati a parlare con i tifosi, che un po’ a sorpresa avevano fischiato la squadra nonostante siano noti per essere fra i più pacifici e fedeli al mondo: Weidenfeller e Hummels hanno chiesto ai tifosi di avere un po’ di pazienza e di continuare a fare il tifo.

Il Borussia è stato anche molto sfortunato: contro l’Hannover 96, a ottobre, ha perso 1-0 in casa dopo avere attaccato tutta la partita e aver preso gol su un autogol del portiere.

Le cose sono migliorate, di recente: la squadra è stata un po’ trascinata dalle grandi prestazioni di Pierre Emerick Aubameyang – un 25enne attaccante gabonese cresciuto nelle giovanili del Milan, che ha segnato quattro gol nelle ultime tre partite – ed è riuscita a vincere le ultime partite di Bundesliga contro Friburgo, Magonza e Stoccarda, tre squadre coinvolte come il Borussia nella lotta per non retrocedere. Restano diversi problemi: su tutti, una certa prevedibilità quando la squadra si trova a impostare il gioco, dato che per anni ha costruito molte delle sue vittorie grazie a pressing e contropiedi perfetti, e lo scarso inserimento dei nuovi acquisti, fra cui l’attaccante italiano Ciro Immobile (che proprio la Juventus aveva comprato nel 2008 dal Sorrento e dato in prestito a varie squadre, negli anni).

Le probabili formazioni
La Juventus giocherà con la formazione titolare, a meno di grosse sorprese: il forte centrocampista Arturo Vidal è stato fatto riposare contro l’Atalanta dopo un lieve infortunio all’inguine e dovrebbe giocare da trequartista. In attacco accanto a Tevez dovrebbe giocare Morata, che contro l’Atalanta è entrato solamente negli ultimi minuti (il titolare, in quell’occasione, è stato Fernando Llorente). Il Borussia Dortmund giocherà col solito 4-2-3-1: non è ancora chiaro chi giocherà al centro della difesa assieme a Hummels fra Neven Subotić e Sokratis Papastathopoulos, mentre in attacco dietro a Pierre Emerick Aubameyang ci saranno Marco Reus, Shinji Kagawa e uno fra Kevin Kampl e Jakub Błaszczykowski (tornato da poco dopo un grave infortunio).

Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Marchisio, Pirlo, Pogba; Vidal; Tevez, Morata

Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Pisczek, Papastathopoulos, Hummels, Schmelzer; Gundogan, Sahin; Kampl, Kagawa, Reus; Aubameyang

Un po’ di storia
In totale Juventus e Borussia Dortmund hanno giocato contro in 7 partite, tutte tra il 1993 e il 1997. Tra queste, le più importanti furono il doppio incontro nella finale di Coppa UEFA vinta dalla Juventus nel 1993 (3-1 in Germania e 3-0 a Torino) ma soprattutto la finale di Coppa dei Campioni del 1997, vinta dal Borussia Dortmund per 3-1.

La Juventus aveva vinto la Coppa dei Campioni l’anno precedente ed era ritenuta da tutti più forte del Borussia. La vittoria di quella finale fu in gran parte ritenuta dai commentatori un successo tattico di Hitzfeld, che impostò la partita sulle poche debolezze della Juventus di allora: la strategia di Hitzfeld era sfruttare i calci piazzati e i contrattacchi veloci. Il trequartista francese Zinedine Zidane – il calciatore più forte nella Juventus, e principale responsabile delle azioni di attacco – fu neutralizzato dalla marcatura molto stretta di due mediani messi davanti alla difesa: Paulo Sousa, che alla Juventus aveva giocato nelle due stagioni precedenti, e lo scozzese Paul Lambert. L’unico gol della Juventus fu segnato dall’allora 22enne Alessandro Del Piero con un gran colpo di tacco. Quella del 1997 è stata la terzultima finale di Champions League disputata da allora dalla Juventus (l’anno successivo perse ancora in finale per 1-0 contro il Real Madrid, nel 2003 perse ai rigori in finale contro il Milan).

Come vederla
La partita sarà visibile in esclusiva in tv per gli abbonati al pacchetto “Sport” di Sky sul canale 201, Sky Sport 3. In streaming, sarà visibile agli abbonati di Sky grazie al servizio SkyGo.

prima foto, Massimiliano Allegri (MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images), seconda foto Jürgen Klopp (MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images), immagine in evidenza Carlos Tevez (MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images)