Vecchio Holbrook
Oggi compie novant'anni un grandissimo attore, che c'è sempre stato mentre noi guardavamo gli altri: e nella sua parte più celebre, era al buio
È sempre sembrato un po’ vecchio Hal Holbrook: o forse eravamo noi che eravamo più giovani. Ma con quella faccia “normale” e quei ruoli simili da dirigente o funzionario, con una giacca marrone e la stessa inamovibile e trascurata pettinatura demodé, sembra che ci sia stato sempre, nelle nostre vite: noi guardavamo altrove, guardavamo gli altri, ma lui era lì da qualche parte. Era il tenente cattivo di Callaghan, e Gola Profonda in Tutti gli uomini del presidente, e il dirigente della NASA che guida il complotto in Capricorn One, e il prete Malone in Fog di Carpenter, e l’onesto Mannheim in Wall Street, e uno dei soci anziani dello studio legale del Socio, e il vecchio mentore del protagonista di Into the wild, e il politico Francis Preston Blair in Lincoln di Spielberg.
È sempre sembrato un po’ vecchio, ma adesso ha 90 anni, e gli si è grati che ci fosse, tutte quelle volte là. Malgrado il suo personaggio più famoso lo abbia interpretato col viso quasi sempre nell’ombra, dentro un garage, quando la vediamo, la sua faccia, diciamo “Ah, è lui!”, anche se magari il nome non ci suonava nessun campanello.
È di Cleveland, ha fatto l’attore di teatro da quando era ragazzo facendosi ammirare a 29 anni per un monologo in cui interpretava Mark Twain: divenne la sua cosa, fu portato in tv, e ci vinse un premio Emmy dieci anni dopo. L’ha rifatto a Broadway per decenni, l’ultima volta ancora nel 2005. E molte altre cose ha fatto in televisione nella sua carriera, diventando familiare agli americani (in particolare per un Lincoln) e vincendo altri premi.
Un Oscar non lo hai mai vinto, neanche quando è stato infine nominato nel 2007 per Into the wild (vinse Javier Bardem per Non è un paese per vecchi). Forse gli è mancata la parte da Oscar, e ci sono stati tempi in cui avrebbe potuto averne una, con quella faccia normale e quegli occhi. O forse quella parte lì è stato il suo Mark Twain, e al diavolo il cinema dove lo vedevamo noi.