I dubbi sul “nuovo” libro di Harper Lee
Il Washington Post sostiene che l'anziana autrice di "Il buio oltre la siepe" non sappia cosa fanno i suoi agenti, che avrebbero approfittato dei suoi acciacchi
L’uscita annunciata per il 14 luglio 2015 di “Go Set a Watchman” – il secondo romanzo della scrittrice statunitense Harper Lee, autrice del classico della letteratura Il buio oltre la siepe (“To Kill a Mockingbird”) – sta generando grande attesa ma anche molti dubbi. Harper Lee, nata nel 1926, nella sua carriera ha scritto solo un libro – “Il buio oltre la siepe”, appunto, uscito nel 1960 e venduto fino a oggi in oltre 40 milioni di copie – e da allora ha pubblicato solamente alcuni saggi brevi. Dopo il successo del suo romanzo, Lee ha condotto una vita molto ritirata insieme alla sorella Alice, morta a 103 anni nel novembre scorso; Alice Lee è stata l’avvocato di Harper Lee fino al 2011, quando ha dovuto cedere l’incarico alla collega Tonja Carter per problemi di salute.
I giornalisti del Washington Post hanno cercato ricostruire la storia del manoscritto di “Go Set a Watchman” – ritrovato per caso da Tonja Carter l’estate scorsa, secondo la versione ufficiale – e di scoprire quanto questo sia realmente un nuovo romanzo e se Harper Lee ne voglia davvero la pubblicazione, visti i dubbi sulla sua lucidità mentale emersi a partire dal 2013, quando fece causa al suo ex agente Samuel Pinkus sostenendo che le avrebbe sottratto con l’inganno i diritti su “Il buio oltre la siepe” e tutti i guadagni associati al libro, stimati in 3 milioni di dollari all’anno.
Negli ultimi 15 anni Harper Lee è diventata sorda e quasi completamente cieca, nel 2007 ha avuto un ictus: da allora soffre di perdite di memoria, mancanza di lucidità e vive in una casa di riposo specializzata, su una sedia a rotelle. Tonja Carter e Andrew Nurnberg, gli agenti che oggi curano i suoi diritti d’autore internazionali, sostengono che Harper Lee sia “una donna molto forte, indipendente e saggia che dovrebbe potersi godere la scoperta di un suo libro andato perduto per molto tempo”, ma non hanno voluto rispondere ai giornalisti del Washington Post che chiedevano conto dei dubbi emersi.
“Go Set a Watchman” è stato presentato come un sequel del primo libro di Harper Lee e racconta di Scout (la bambina protagonista di “Il buio oltre la siepe”) da adulta che torna a far visita al padre Atticus: il libro sarebbe stato scritto però prima di “Il buio oltre la siepe”. In un comunicato diffuso dalla casa editrice, Lee si è detta “sorpresa e felice” della riscoperta del manoscritto, ma chi la conosce da molto tempo dubita che lei sia consapevole di ciò che sta succedendo.
Alla fine del 1956 Harper Lee conesgnò un romanzo ambientato in quegli stessi anni intitolato “Go Set a Watchman” all’agente Annie Laurie Williams, che propose il libro a Tay Hohoff della casa editrice J.B. Lippincott. Hohoff e i suoi colleghi – come racconta Charles J. Shields nella biografia di Harper Lee, “Mockingbird”, del 2006 – trovarono il lavoro della scrittrice “più simile a una serie di aneddoti che a una storia completa”, quindi non comprarono il libro e consigliarono ad Harper Lee di tornare a lavorare sulla storia. Durante l’estate del 1957, Lee modificò la sua opera spostando l’ambientazione nel passato e il cambio di prospettiva fu apprezzato da Hohoff, la quale a quel punto offrì un anticipo sulla pubblicazione e cominciò a lavorare con la scrittrice alla revisione del libro. La collaborazione tra Lee e Hohoff durò fino al novembre 1959, quando la casa editrice Lippincott comprò il libro e ne programmò l’uscita per l’estate successiva con il titolo Il buio oltre la siepe.
Questa cosa è stata raccontata anche da Lee e dalla casa editrice: “Go Set a Watchman” non è un “nuovo” libro bensì la prima stesura di “Il buio oltre la siepe”, poi rielaborata da Lee insieme alla casa editrice. Il Washington Post aggiunge che nella documentazione dell’agente Annie Laurie Williams e in quella di Tay Hohoff – morta nel 1974 – si trovano menzioni del titolo “Go Set a Watchman” solo durante la fase preparatoria di Il buio oltre la siepe. I dubbi del Washington Post riguardano il fatto che non si capisce perché né Williams né Lee né Hohoff abbiano mai pensato prima di adesso di riprendere la lavorazione del libro, giacché dopo Il buio oltre la siepe Harper Lee provò per qualche anno a scrivere un altro romanzo senza successo.
foto: Harper Lee (Chip Somodevilla/Getty Images)