Il primo governatore bisessuale degli Stati Uniti
Kate Brown ha 54 anni e prenderà il posto in Oregon del democratico John Kitzhaber, dimesso per un caso di corruzione
Venerdì 13 febbraio il governatore democratico dell’Oregon, John Kitzhaber, ha annunciato le sue dimissioni, che diventeranno effettive da mercoledì 18 febbraio. Da quel giorno, secondo la legge statale, prenderà il suo posto la seconda carica più alta dello stato, cioè il segretario di Stato Kate Brown, che diventerà così il primo governatore bisessuale nella storia degli Stati Uniti. John Kitzhaber, che ha 67 anni e aveva giurato solo un mese fa per il suo quarto mandato, è coinvolto da giorni in un caso di corruzione relativo alla sua amministrazione: negli anni scorsi Cylvia Hayes, la sua fidanzata, è stata coinvolta in alcuni progetti statali sull’energia mentre riceveva finanziamenti per conto di alcune società private del settore. Dal 1991 Brown ricopre cariche politiche in Oregon, e nonostante alcune recenti accuse di corruzione è considerata uno dei più promettenti politici dello stato.
Brown – che comunque è sposata con un uomo – sarà anche il secondo governatore della storia a far parte della comunità LGBT: nell’agosto del 2004 il governatore democratico del New Jersey Jim McGreevey dichiarò pubblicamente di essere gay, ma rimase in carica solamente altri tre mesi per via di uno scandalo di corruzione. Brown non completerà il mandato di Kitzhaber, che sarebbe dovuto durare quattro anni: sempre secondo la legislazione dell’Oregon, rimarrà in carica fino alle prossime elezioni generali, cioè quelle presidenziali che si svolgeranno nel novembre del 2016.
Brown è nata nel 1960 a Torrejón de Ardoz, nei dintorni di Madrid, in Spagna (suo padre faceva parte dell’aeronautica militare degli Stati Uniti). È cresciuta in Minnesota, e si è laureata in Diritto ambientale alla Northwestern School of Law di Portland, in Oregon. Per un po’ di tempo ha insegnato legge alla Portland State University, e ha lavorato come avvocato. È stata eletta per la prima volta alla Camera dell’Oregon nel 1991, a 31 anni: ci è rimasta fino al 1997, anno in cui è stata eletta al Senato. Nel 2009, dopo dodici anni da senatrice, è stata eletta Segretario di Stato, carica che manterrà fino a mercoledì.
Brown è sposata da più di dieci anni con un uomo, e nel frattempo ha adottato due figli. Il suo portavoce ha comunque confermato che continua a considerarsi bisessuale. È considerata più “di sinistra” di Kitzhaber – ha anche dei buoni rapporti coi sindacati locali – e Politico racconta che «è considerata una persona gentile, socievole e divertente», oltre che una politica intelligente. Una delle sue campagne politiche più visibili è stata permettere agli elettori disabili di votare con l’aiuto di un iPad (la prima iniziativa del genere in tutti gli Stati Uniti).
Brown stessa ha raccontato che durante la propria carriera da avvocato era «terrorizzata» dal fatto che i suoi capi scoprissero il suo orientamento sessuale, che aveva tenuto segreto: «camminavo sui gusci d’uovo per tutto il tempo. Non potevo esprimermi davvero, non ero libera di essere me stessa. È come se ti tagliassero un braccio, o una gamba: dopo, non ti senti più tutto intero». Poi, poco dopo la sua elezione a deputata, un giornale locale dell’Oregon rivelò il suo orientamento sessuale: «una sera ricevetti una chiamata, e mi dissero che in un loro articolo avrebbero scritto che ero bisessuale. È stato un coming out forzato: probabilmente è stata una buona cosa, ma non è avvenuto nei termini e nei tempi che mi aspettavo».
Brown ha meno di due anni per guadagnarsi un’eventuale ricandidatura nel 2016. Politico, però, racconta di alcune diffidenze che circolano da anni nei suoi confronti:
Nella campagna elettorale per la sua rielezione a Segretario di Stato, nel 2012, 13 giornali dell’Oregon su 15 hanno appoggiato il suo oppositore repubblicano, Knute Buehler (e l’Oregon è uno stato profondamente democratico). Anche il giornale più diffuso dello stato, l’Oregonian, ha appoggiato Buehler citando alcuni «gravi errori» commessi da Brown da Segretario. Un analista democratico, che ci ha parlato a condizione di restare anonimo, ha detto che la sua amministrazione «ha fatto diversi errori e passi falsi» e che Brown «è più efficace da attivista e leader pubblico che da amministratrice».
Nel gennaio del 2015 The Verge ha pubblicato un lungo articolo in cui accusa Brown – assieme ad altri politici – di avere fatto pressioni sulla Federal Communications Commission (FCC, un’agenzia governativa indipendente degli Stati Uniti) affinché appoggiasse la fusione fra le grosse società di comunicazione Comcast e TIME Warner. Della fusione dei due gruppi si discute da anni, e in molti ritengono possa creare un monopolio nel settore delle telecomunicazioni. Brown, le cui due ultime campagne elettorali sono state parzialmente sostenute da Comcast, è accusata di avere firmato una lettera già scritta da Comcast e indirizzata alla FCC, molto favorevole nei confronti di Comcast (il suo portavoce ha detto che si è trattato del «modo più efficace» per sostenere una posizione che Brown aveva già espresso in passato).