Stefano Fassina sulle riforme costituzionali: «Avremmo dovuto cercare un accordo con le opposizioni»
L'ha detto a Repubblica l'esponente della minoranza del Partito Democratico, che si è sempre opposto al Patto del Nazareno
In un’intervista a Repubblica, Stefano Fassina, uno dei principali esponenti della minoranza interna al Partito Democratico, ha criticato la decisione della maggioranza del suo partito di continuare a votare gli emendamenti alle riforme costituzionali nonostante l’uscita dalla Camera delle opposizioni. Secondo Fassina:
«Avremmo dovuto sospendere i lavori, cercare un accordo con le opposizioni»
Venerdì 13, mentre alla Camera si votava il disegno di legge sulle riforme costituzionali (cioè in sostanza, la modifica del Senato e la fine del bicameralismo perfetto), Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Lega Nord e Sinistra Ecologia Libertà sono uscite dall’aula. Forza Italia ha abbandonato l’aula poiché considera rotto il cosiddetto “patto del Nazareno“, cioè l’accordo in base al quale PD e Forza Italia avrebbero dovuto votare insieme le riforme costituzionali (la causa della rottura, dice Forza Italia, è l’elezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica, avvenuta senza il suo consenso). Fassina in passato era sempre stato un forte oppositore del patto del Nazareno e anche durante l’intervista pubblicata su Repubblica lo ha definito una «gabbia». Durante l’intervista Fassina ha spiegato l’apparente contraddizione della sua posizione spiegando che la rottura del patto del Nazareno «è stata positiva», ma che è comunque necessaria «un’ampia convergenza» sulle riforme.