La battaglia di Debaltseve
In Ucraina dell'est i separatisti filo-russi dicono di avere accerchiato una città in cui passa un importante snodo ferroviario, domani ci saranno nuovi colloqui di pace a Minsk
I separatisti filo-russi hanno annunciato di avere accerchiato e in parte isolato Debaltseve, una piccola città che si trova a poca distanza da Donetsk, nell’Ucraina dell’est, dove da mesi gruppi di miliziani combattono per ottenere l’indipendenza da Kiev con il sostegno della Russia. Debaltseve si trova in prossimità di un importante snodo ferroviario ed è quindi strategica per i ribelli, che stanno provando a estendere il loro controllo nella regione. La notizia dell’accerchiamento non è stata però confermata dall’esercito dell’Ucraina, secondo cui è ancora in corso la battaglia per il controllo di una strada principale verso la città. A Debaltseve e dintorni ci sono migliaia di soldati ucraini che continuano a combattere contro i ribelli filo-russi. Da lunedì si stima che nella zona siano morti almeno 9 soldati e 7 civili, e che ci siano state decine di persone ferite.
La guerra in Ucraina dell’est ha causato fino a ora la morte di almeno 5.300 persone e si parla di almeno un milione e mezzo di sfollati, che hanno dovuto abbandonare la regione al confine tra Russia e Ucraina cercando riparo in aree dove non si combatte. Negli ultimi mesi i separatisti filo-russi hanno occupato nuove porzioni di territorio a sud-ovest di Donetsk, ma al tempo stesso ne hanno perse a nord-est, proprio in direzione di Debaltseve, una tappa intermedia tra Donetsk e la città di Luhansk ancora più a nord. Le notizie sulle effettive conquiste da parte dei filo-russi e sulle attività di contenimento da parte dell’esercito ucraino sono spesso difficili da confermare.
Il conflitto sarà al centro di una nuova serie di colloqui in programma domani, mercoledì 11 febbraio, a Minsk in Bielorussia. All’incontro ci saranno i delegati della Russia e dell’Ucraina con la partecipazione della Germania e della Francia, che negli ultimi giorni hanno provato a ottenere qualche apertura da parte del presidente russo Vladimir Putin.
Il cancelliere tedesco Angela Merkel lunedì ha incontrato a Washington DC il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, proprio per parlare di Ucraina dell’est e delle proposte che saranno avanzate per provare a fermare la guerra. Non ci sono notizie ufficiali sui contenuti della nuova proposta di tregua, ma secondo gli analisti il piano comprenderà la realizzazione di un’area demilitarizzata intorno al fronte. L’area cuscinetto dovrebbe avere una larghezza tra i 50 e i 70 chilometri. La nuova soluzione dovrebbe sostituire il piano di pace di Minsk, basato su un cessate il fuoco sottoscritto da ribelli filo-russi ed esercito ucraino a inizio settembre 2014. L’accordo non è mai stato rispettato pienamente e i combattimenti sono proseguiti nei mesi successivi.
Dopo l’incontro con Merkel, Obama ha accusato la Russia di non avere rispettato praticamente nessuno degli impegni che si era assunta per fermare la guerra. Ha ricordato che per gli Stati Uniti resta la possibilità di fornire all’esercito ucraino armi e altre risorse per affrontare meglio i ribelli filo-russi, che secondo la NATO e molti altri paesi occidentali ricevono costantemente armi e risorse dal governo russo, che però nega questa circostanza. Obama ha detto di avere chiesto ai suoi consulenti militari di “tenere in considerazione ogni opzione” nel caso in cui falliscano i nuovi sforzi diplomatici. L’annuncio serve più che altro per fare pressioni nei confronti della Russia prima dei nuovi incontri a Minsk.
Il governo tedesco e quelli di buona parte dell’Unione Europea continuano a ritenere che la soluzione migliore per la guerra in Ucraina dell’est siano la diplomazia e le sanzioni economiche, che continuano a essere aggiornate e applicate alla Russia. Lunedì ne è stata decisa una nuova serie, che entrerà però in vigore solo la prossima settimana e solo nel caso in cui falliscano i nuovi colloqui.