Banzai si quota in borsa
La società di servizi e business online che detiene la quota maggiore nel Post ha deciso di continuare a crescere in un nuovo campionato
La società Banzai ha presentato oggi alla CONSOB, l’organo di controllo della Borsa italiana, la documentazione per avviare la vendita delle sue azioni nel mercato azionario e di conseguenza quotarsi in borsa, come era stato informalmente preannunciato nei mesi scorsi. Il collocamento delle azioni – 16 milioni in tutto – dovrebbe concludersi entro l’11 febbraio e a metà mese l’azienda dovrebbe essere ufficialmente quotata. Con questa iniziativa Banzai confida di raccogliere in una prima fase fino a 50 milioni di euro, che saranno investiti soprattutto per l’espansione delle sue attività che riguardano le vendite online.
Banzai
Il Gruppo Banzai esiste dal 2002 ed è stato fondato da Paolo Ainio, tra i responsabili della realizzazione dei primi portali italiani negli anni novanta a partire da Virgilio. I primi Duemila erano anni complicati per Internet in Italia: la grande bolla delle dot-com, cioè delle aziende attive online soprattutto negli Stati Uniti, si era ormai sgonfiata e gli investimenti nel settore iniziavano a essere sempre più scarsi e orientati verso paesi con reti più avanzate e veloci, cosa che tagliava fuori l’Italia. Vedendo una possibilità di crescita sul mercato italiano, anche resa possibile dalla scarsa concorrenza di altre aziende più grandi dall’estero, Banzai avviò una prima serie di investimenti per creare o rilevare siti e servizi online.
Tra le acquisizioni più importanti ci fu quella del sito per il commercio elettronico ePRICE, nel quale Banzai entrò ottenendo una quota di maggioranza nel 2006. Le acquisizioni di quote proseguirono con l’ingresso in altri progetti come Studenti.it, una community molto attiva e popolare sulla quale si trovano informazioni e notizie sulla scuola (e dritte per fare meglio i compiti).
Nel corso degli anni e con Andrea Santagata amministratore delegato di Banzai Media, Banzai ha acquisito altri siti e ne ha creati da zero, organizzandosi in due entità principali. Quella che contribuisce alla maggior parte dei ricavi si chiama Banzai Commerce, e che comprende oltre a ePRICE il sito di vendite SaldiPrivati; la seconda controllata si chiama Banzai Media e comprende moltissimi siti sui quali probabilmente siete capitati più di una volta senza sapere che fossero di Banzai. Tra i più conosciuti c’è GialloZafferano, sito per ottenere ricette e suggerimenti per cucinare meglio, ma anche portali tematici come SoldiOnline e Filmtv, o di notizie come Il Post (di cui Banzai è socio detenendone la quota maggiore).
Numeri
Se si considerano tutti i siti del gruppo, Banzai è il principale editore online in Italia con 18,2 milioni di visitatori unici al mese: tra i più visitati ci sono GialloZafferano, Pianeta Donna e Il Post. Banzai è inoltre la prima azienda italiana per quanto riguarda l’e-commerce.
Nei primi 9 mesi del 2014 Banzai ha ottenuto ricavi pari a 120,3 milioni di euro, con una crescita del 21 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La divisione Commerce è la più redditizia e ha portato a 106 milioni di ricavi, mentre i restanti sono arrivati dai siti di Banzai Media. Nel complesso, Banzai ha avuto perdite nel 2014 superiori a 2,5 milioni di euro, ma come ha spiegato Paolo Ainio il dato è dovuto soprattutto ai numerosi investimenti che l’azienda sta continuando a fare per espandersi e per ingrandire le sue attività.
In Banzai lavorano circa 450 persone, quasi equamente divise tra uomini e donne (cosa non scontata in aziende di questo tipo, dove spesso la prevalenza è maschile). L’età media dei suoi dipendenti è di 35 anni.
Azioni
Banzai prevede di collocare sul mercato un massimo di 16 milioni di azioni ordinarie, in parte ottenute da un aumento di capitale e in parte rese disponibili dalla vendita delle quote detenute dagli attuali soci. Sarà data la priorità al collocamento primario fino a 50 milioni di euro. Nel caso di una sottoscrizione integrale del collocamento istituzionale, il mercato entrerà in possesso di una quota del 39,4 per cento dell’azienda (“collocamento istituzionale” significa che le azioni non saranno offerte dapprima al pubblico indistinto, ma a una serie di investitori già con esperienza come società di intermediazione, fondi di diverso tipo e società di gestione del risparmio). Paolo Ainio manterrà una partecipazione pari al 21,45 per cento.
Perché andare in borsa
Semplificando, grazie all’offerta sul mercato di parte delle proprie azioni, Banzai ha la possibilità di ottenere nuovo denaro che può investire per continuare a crescere, come ha fatto negli ultimi anni, ma accelerando il processo. L’obiettivo principale è legato a ePRICE e agli altri servizi per la vendita di prodotti online: le nuove risorse serviranno per creare un centro di smistamento e di gestione degli ordini più grande, e per espandere la rete di “Pick & Pay”, i luoghi dove si possono ritirare gli ordini effettuati online. Per ora i punti di raccolta sono circa 60 in tutta Italia e sono molto utilizzati dai clienti, perché permettono di recuperare gli oggetti ordinati più facilmente senza il problema di dovere essere reperibile per la classica consegna tramite corriere, soprattutto per chi non può fare affidamento su una portineria.
L’espansione dei servizi di e-commerce permetterà, nei piani dell’azienda, di aumentare i ricavi e di avere di conseguenza risorse da investire anche in Banzai Media, che continuerà a essere una parte importante delle attività di Banzai, sia per quanto riguarda siti di servizio e informazione specializzata, sia per le news.