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  • Sabato 24 gennaio 2015

Il record di punti in un quarto di Klay Thompson, in NBA

Il giocatore dei Golden State Warriors ne ha segnati 37 (trentasette) in soli 12 minuti nella partita contro i Sacramento Kings: ha tirato tantissimo e non ha sbagliato niente

Venerdì 23 gennaio Klay Thompson, 24enne guardia della squadra NBA dei Golden State Warriors, ha stabilito il record di sempre di punti segnati in un quarto in una partita NBA (il quarto è uno dei quattro tempi in cui è divisa una partita di basket in NBA). Thompson ha segnato 37 punti nel solo terzo quarto, durante la gara giocata dai Warriors contro i Sacramento Kings. I Warriors al momento sono la squadra NBA con il miglior rapporto tra partite vinte e perse, 35-6: ci gioca, tra gli altri, il forte playmaker Stephen Curry. I Kings invece sono molto più indietro, con 16 partite vinte e 27 perse.

Nei primi minuti del terzo quarto, i Warriors e Kings erano più o meno in parità: poi Thompson ha iniziato a tirare molto, e a non sbagliare niente. Ha segnato nove canestri da tre, quattro tiri da due punti e due tiri liberi in meno di dieci minuti: ne ha segnato perfino uno in alley-oop, cioè ricevendo un passaggio in aria e tirando o schiacciando prima di toccare terra. Il precedente record di punti in un quarto era detenuto da George Gervin e Carmelo Anthony, che avevano segnato entrambi 33 punti, rispettivamente nel 1978 e nel 2008. I Warriors, che giocavano in casa, hanno poi vinto la partita per 126 a 101.

«È stato tutto un po’ confuso. Vorrei poter tornare indietro e godermelo un po’ di più, ma momenti come quelli passano davvero veloci» ha detto dopo Thompson, che in totale ha segnato 52 punti, il suo record personale in carriera. Dopo la partita i giocatori di entrambe le squadre si sono alzati ad applaudirlo, e il suo allenatore Steve Kerr ha detto: «Io sono stato uno dei giocatori NBA più fortunati di sempre, per aver giocato contro Michael Jordan, Tim Duncan, David Robison e altri tra i giocatori più forti della storia. Di tutte le cose spettacolari che faceva Michael, e ne faceva ogni sera, non l’ho mai visto fare una cosa così».

Foto: Ezra Shaw/Getty Images